ROMA (WSI) – Il 31 gennaio scade il termine per il pagamento del canone Rai (113,50 euro) senza sanzioni. E negli ultimi giorni, come sempre, si scatenano gli allegri inventori di bufale: l’ultima ve l’ho segnalata nei giorni scorsi in questo blog a pagamento (“Canone Rai, l’ennesima bufala sull’illegittimità”).
Senza farla tanto lunga, il punto è questo: siccome non di abbonamento si tratta, bensì di vera e propria tassa sul possesso decisa da una legge (Regio decreto 246 del 1938) tuttora vigente, se decidiamo di non pagare più ma non provvediamo a una formale disdetta, siamo passibili di sanzioni come se fossimo evasori fiscali. Non credete a chi vi dice il contrario: ora fa bella figura con voi, poi però non verrà a darvi i soldi per pagare tassa, sovrattassa e multa. Però c’è anche un “trucco” lecito. E’ uno solo e ve lo indico in fondo a questo post.
C’è sempre un però. E infatti, come vi accennavo, ci sono anche dei mezzi perfettamente legali per non pagare più una tassa che viene considerata odiosa. E ve li spiego, ricordando che potete trovarli in gran parte sullo stesso sito della Rai (usate il link che vi ho messo in evidenza, anziché andare direttamente sul sito, che è un piccolo labirinto). Li prendo pari pari dal libro 1001 consigli per risparmiare (Hoepli): l’autore non mi citerà in giudizio di sicuro perché tanto sono sempre io (insieme a Pino Staffa), e poi è roba che avevo trasferito lì proprio dalle pagine del Tirreno.
Ecco i motivi più diffusi che permettono di disdire il canone:
1. Non possedete un televisore o un “apparecchio atto o adattabile alla ricezione di segnali televisivi”;
2. Avete regalato, venduto o portato in discarica il televisore, ed avete una ricevuta che lo comprova. O vi è stato rubato (e avete sporto regolare denuncia).
Tutti gli altri motivi, più o meno condivisibili, non sono contemplati dalla legge e quindi non sono ammessi.
Ecco le strade per non pagare più il canone, se vi rassegnate all’eventualità di qualche visita sgradita di chi controlla (o dovrebbe controllare) la veridicità delle vostre affermazioni: risparmierete così 113,50 euro l’anno senza diventare evasori fiscali. Infatti si può smettere di pagare questa imposta, ma per farlo il contribuente dovrà chiedere il suggellamento del proprio televisore, oppure denunciarne la cessione a terzi (regalo, vendita, rottamazione, furto e così via). Se poi volete un approfondimento, date un’occhiata al sito controcampus
Suggellamento del televisore. Quando non si intende più utilizzare un televisore, senza però disfarsene definitivamente, si può disdire il canone Rai chiedendo il suggellamento dell’apparecchio. Oggi il suggellamento è spesso… teorico e non fisico, cioè l’utente si impegna non utilizzare l’apparecchio televisivo (in passato le autorità lo sigillavano fisicamente in un sacco di iuta, oggi accade raramente).
Per prima cosa, è necessario effettuare un pagamento unico di 5,16 euro con vaglia postale intestato a “Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 – Sat Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino”. Sulla causale di versamento, scrivete: “Intendo far suggellare il mio televisore ed indico il numero del mio abbonamento…”.
La richiesta di suggellamento deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R allo stesso indirizzo.
Disdetta per cessione, rottamazione, furto, vendita… Se non si è in più in possesso di alcun apparecchio televisivo (regalato, venduto, rottamato, rubato…), si può disdire il canone Rai. Anche nel caso di decesso dell’abbonato, gli eredi possono fare disdetta, chiedendo il suggellamento dell’apparecchio, oppure disfacendosene. Diversamente dalla richiesta di suggellamento, in questi casi non è dovuto alcun versamento.
La disdetta deve essere inviata tramite lettera raccomandata A/R a: “Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 – SAT Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino”.
Esentati gli anziani con meno di 517 euro al mese La legge 248/2007 ha deciso l’abolizione del canone per gli ultrasettantacinquenni, ma non per tutti. Per avere diritto all’esenzione occorre: aver compiuto 75 anni entro il termine di pagamento del canone; non convivere con altri soggetti (diversi dal coniuge) titolari di reddito proprio; possedere un reddito che unitamente a quello del coniuge convivente, non superi 516,46 euro mensili per 13 mensilità . La domanda di esenzione va presentata inviando per raccomandata A/R il modulo di dichiarazione sostitutiva (che può essere scaricato dal sito dell’Agenzia delle Entrate ) al solito indirizzo di Torino, oppure consegnata agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. Per essere sicuri della buona riuscita dell’operazione, vi consigliamo di non ricopiare il modulo dell’Agenzia delle Entrate ma di scaricare o farvi scaricare (è gratis) quello che vi abbiamo indicato: la burocrazia non è elastica.
Guida ai dubbi più frequenti
Cosa fare in caso di decesso dell’intestatario? Gli eredi possono richiedere: o la variazione di intestazione a nome di un erede, qualora lo stesso non sia abbonato e prelevi il televisore (fornendo le generalità complete di codice fiscale del nuovo intestatario, la richiesta va sottoscritta da quest’ultimo); o la chiusura dell’abbonamento indicando il luogo e la data del decesso del vecchio abbonato. Il tutto per raccomandata al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio territoriale di Torino 1, Sportello S.A.T. Casella Postale 22 – 10121 Torino (To). Attenzione: tutto questo vale anche se gli eredi non sono conviventi ma abitano altrove!
Che fare se cambio residenza? Comunicare la variazione all’indirizzo che abbiamo appena riportato.
Abito in affitto e il televisore appartiene al padrone di casa: devo pagare il canone?
Sì: il versamento dell’imposta spetta all’affittuario, in quanto detentore dell’apparecchio.
Posso vendere o regalare il televisore a qualcuno? Sì. In questo caso bisogna dare disdetta entro il 31 dicembre, inviando l’apposita cartolina che sta nel libretto di abbonamento, insieme a una dichiarazione di ricevuta del nuovo possessore e a una fotocopia della sua carta di identità. Il libretto va sempre restituito insieme alla disdetta.
Posso avere due o più televisori in casa e pagare un solo canone? Sì, anche se l’abbonato ha l’apparecchio (o gli apparecchi) nella seconda o terza casa: basta pagare un abbonamento nella prima casa.
Il trucco lecito. Se non possediamo (o non possediamo più) una tv, ma guardiamo i programmi televisivi solo su pc, tablet o smartphone, non siamo tenuti a pagare il canone. Dopo una dura polemica, lo ha spiegato la stessa Rai in questo documento del 21 febbraio 2012 dove spiega: “La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone”.
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