NEW YORK (WSI) – Gli Stati Uniti, la Nato e la Russia si trovano in una folle spirale che porterà alla guerra in Europa? Così sembrerebbe a giudicare dagli ultimi movimenti di truppe e carrarmati. È un conflitto internazionale inevitabile o si tratta di un’ipotesi lontana dalla realtà?
Pepe Escobar, autore di ‘Empire of Chaos: The Roving Eye Collection‘, prova a dare una risposta effettuando un’analisi geopolitica sotto il profilo storico. Secondo lui la “minaccia” di un conflitto nucleare è da escludere per più di una ragione.
“La minaccia” di una guerra nucleare in Europa: è campata per aria. È inutile mettere a confronto le capacità nucleari strategiche degli Stati Uniti e la Russia sulla base di numeri, senza individuarne la qualità”, scrive Escobar in un articolo pubblicato sul media russo RT.
“Prendete il Pil aggregato di Stati Uniti, Germania, Francia e Inghilterra – dice – e paragonatelo con quello della Russia. Il confronto non regge. Se si passa ad esaminare lo scenario nucleare, la storia cambia completamente. Insomma, il Pil da solo non ‘vince’ nulla”.
“Non è un caso che Wall Street – aggiunge – sia imparanoiata dall’eventualità di una guerra nucleare. Sono numerosi gli studi in questi giorni che mettono in evidenza la debolezza strategica degli Usa”.
“Assumendo che quei pagliacci insistano a giocare alla guerra – continua Escobar – Mosca ha già fatto capire chiaramente di avere armi nucleari per difendere la nazione contro un attacco Nato convenzionale”, aggiunge l’analista, sottolineando che nessuno di questi scenari mette peraltro in conto una possibile allenza con la Cina.
Quest’ultima “sta investendo massicciamente in sistemi di difesa laser satellitare, in missili in grado di colpire i satelliti, sottomarini silenziosi che emergono accanto a portaerei Usa senza farsi rilevare; e un sistema anti-missile ‘made in China’ può colpire in movimento un satellite al rientro più velocemente di qualsiasi ICBM”.
In poche parole: Pechino sa quanto la flotta di superficie degli Stati Uniti sia obsoleta – e indifendibile. E non c’è bisogno di aggiungere che tutti questi progressi verso la modernizzazione in Cina stanno procedendo modo più velocemente di qualsiasi altra cosa negli Stati Uniti”.
“Ora è il momento di avanzare una modesta proposta – così come è stata discussa da alcuni preoccupati analisti di Usa, Europa e Asia. In sostanza, è molto semplice. Tutto sta nelle mani della Germania“.
E consiste integralmente nel rompere con il “metodo staliniano”. Ecco cosa intende Escobar con tali parole. Stalin, alla fine della seconda guerra mondiale, si prese la Prussia orientale dalla Germania e trasferì la parte orientale della Polonia all’Ucraina. L’Ucraina orientale era originariamente della Russia: fa parte della Russia e venne data da Lenin all’Ucraina. Allora si potrebbe far sì che la Prussia orientale sia restituita alla Germania; che la parte orientale della Polonia torni alla Polonia; e che l’Ucraina orientale, così come la Crimea – che Krusciov aveva dato all’Ucraina – siano restituiti alla Russia. Ognuno ottiene la sua quota. Basta con Stalin. Niente più confini arbitrari”.
“Questo è ciò che i cinesi definirebbero come una situazione a vittoria tripla. Naturalmente l’Impero del Caos la combatterebbe fino alla morte; non ci sarebbe più un caos manipolato al fine di giustificare una crociata contro un’aggressione russa fasulla. La palla è nel campo della Germania. Ora tocca ai prussiani orientali presentare i fatti ad Angela Merkel. Vediamo se lei è in grado di capire il messaggio” conclude Escobar.
Fonte: Rt