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Come Wal-Mart sta assumendo il controllo delle città Usa

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SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: il buon esito delle aste spagnole non ha inciso sull’andamento dei tassi di mercato dell’area Euro ed in particolare dello spread dei periferici che si è allargato. Il differenziale italiano si è infatti portato sopra i 290 pb.

Il future sul Bund è salito con volumi superiori alla media degli ultimi 15 giorni superando il milione di contratti. Le vendite sui listini azionari successive all’esito delle minute della Fed e l’attesa per le elezioni italiane, hanno guidato le scelte degli investitori. La Bce ha reso noto l’ammontare di titoli acquistati dai singoli paesi dell’area con il programma di acquisto Smp. Fra il 2011 e 2012 ha acquistato 102,8 Mld€ di titoli italiani, 44,3 Mld€ di titoli spagnoli, 33,9 Mld€ greci, 22,8 Mld€ portoghesi e 14,2 Mld€ irlandesi.

La Bce ha archiviato il 2012 con un utile netto di 998 Mln€, in rialzo dai 728 Mln€ dell’anno prima. Oggi la Bce comunicherà l’ammontare che la prossima settimana le banche intendono restituire delle operazioni Ltro, includendo per la prima volta anche la seconda.

Il Pil finale tedesco del quarto trimestre ha confermato il calo dello 0,6% t/t del preliminare da imputare principalmente al forte peggioramento di investimenti ed esportazioni. Oggi l’attenzione sarà rivolta alla pubblicazione dell’indice Ifo di febbraio soprattutto dopo il miglioramento degli ultimi dati del Pmi e dello Zew. La Commissione oggi renderà note le nuove stime di crescita per l’Ue.

Negli Usa giornata all’insegna della continuazione della riduzione dei tassi governativi, in particolare il comparto decennale. E’ stata inoltre ben accolta, soprattutto da investitori esteri, l’emissione da 9Mld$ di titoli a 30 anni indicizzati all’inflazione, potenziale sintomo di maggiore focus degli investitori sui rischi sui prezzi che in prospettiva potrebbero emergere. Al momento però la dinamica inflattiva appare sotto controllo, come confermato ieri dai dati di gennaio.

Tuttavia, gli effetti della perdurante fase espansiva di politica monetaria e soprattutto del piano di acquisto di bond, è motivo di dibattito pubblico tra i vari membri Fed. Bullard (votante) ha espressamente manifestato la propensione verso una modulazione degli ammontari in acquisto su base mensile, stimando il ritorno del tasso di disoccupazione al 6,5% già a metà del prossimo anno.

Fisher (non votante) si è dichiarato a favore dell’ipotesi di riduzione degli ammontari in acquisto progressivamente, in modo da evitare un effetto “doccia fredda” (cold turkey) sui mercati. Williams (non votante) si è invece mostrato a favore della continuazione dell’attuale politica di acquisti per buona parte del 2013. Infine, secondo quanto riportato da alcuni partecipanti ad un incontro riservato ad investitori, Bernanke avrebbe minimizzato i rischi di potenziali bolle conseguenti alle decisioni Fed. Bernanke avrà modo di chiarire pubblicamente il suo punto di vista il prossimo martedì.

Valute: ieri si è assistito ad un’altra giornata di apprezzamento del dollaro vs euro con il cambio calato temporaneamente fin sotto area 1,32 sulla scia dei ribassi delle borse. Nella notte si è assistito ad un lieve recupero grazie all’andamento misto delle borse asiatiche. Per oggi il supporto si colloca presso 1,3150, mentre la resistenza passa in area 1,33. Ieri l’euro si è deprezzato anche verso yen con il cambio sceso ai minimi da fine gennaio. Per oggi il supporto si colloca presso 122, le resistenze a 123,50 e 124,40.

Della debolezza dell’euro ne ha approfittato anche la sterlina con l’eur/gbp in avvicinamento ad area 0,86. La sterlina tecnicamente si trovava in una situazione di forte ipervenduto. Dollaro australiano in apprezzamento verso tutte le principali valute oggi, dopo che il governatore della banca centrale Stevens ha dichiarato di essere soddisfatto dell’attuale livello dei tassi. Ha aggiunto che la RBA deve essere fiduciosa che il dollaro australiano sia significativamente sopravvalutato prima di tentare un intervento per farlo deprezzare.

Commodity: ancora marcato calo per le materie prime con l’indice GSCI ER che ha perso l’1,6% ed è calato ai minimi da metà gennaio. All’interno dell’indice sono scese quasi tutte le componenti tranne alcuni agricoli come il cacao (+0,8%), il caffè (+0,5%) e la soia (+0,3%). Forte calo per il grano (-2,3%) dopo che la nevicata in Kansas ha diminuito i timori di danni ai raccolti causati dalla siccità. In calo dell’1,8% il Brent con il prezzo che stamani si colloca presso i 114$/barile. Tra i preziosi intorno alla parità argento ed oro dopo i forti cali delle giornate precedenti. Infine un’altra giornata negativa per i metalli industriali non ferrosi penalizzati dai timori di nuove misure restrittive nel settore immobiliare cinese.

Azionario: giornata di forte calo per le borse europee che hanno messo a segno una delle peggiori sedute dell’anno con cali di oltre l’1,5% per tutti i listini. Ai timori di una riduzione degli acquisti Fed dopo le minute, si sono aggiunti anche quelli sull’economia dell’Area Euro, dopo che gli indici Pmi hanno registrato a sorpresa un calo nel mese di febbraio. La giornata in borsa è stata a “senso unico”; dopo un’apertura in calo infatti i listini non sono riusciti a recuperare le perdite che si sono accentuate nel corso della mattinata.

I volumi, a differenza delle ultime sedute, sono risultati in forte rialzo, mentre è salita in misura marcata la volatilità con l’indice Vdax sui massimi del 2013 sopra il 16%. All’interno dello Stoxx 600 tutti i settori hanno chiuso in calo, guidati da finanziari, materie prime e tecnologici. Il listino peggiore in Europa è stato quello italiano che ha chiuso con una perdita di oltre il 3% in seguito al forte calo del settore bancario. Molto probabilmente gli operatori preferiscono mantenersi cauti in vista delle elezioni dall’esito ancora molto incerto.

Unica eccezione è stata Parmalat (+2,2%) dopo che la banca d’affari Kepler ha dichiarato che la società potrebbe pagare quest’anno un dividendo straordinario. Stamattina la seduta si è aperta con un lieve rimbalzo. Negli Usa seconda giornata consecutiva in calo per i principali indici con l’S&P 500 che si è portato in prossimità dei 1500 punti. I settori peggiori sono stati nuovamente quelli ciclici, con materie prime e tecnologici a guidare il calo. Unica eccezione all’interno del S&P500 è stato il settore telecomunicazioni che ha chiuso leggermente positivo.

Sul fronte emergenti, l’indice MSCI EM ha chiuso ieri in forte ribasso (-1,4%) con cali generalizzati in tutte le aree. Da segnalare la settima seduta consecutiva in calo per l’indice brasiliano Bovespa, che ha chiuso sui minimi da metà novembre. Questa mattina in Asia si sta assistendo ad un lieve recupero ad eccezione dei listini cinesi. Positivo anche il Giappone in scia all’apprezzamento dello yen durante la notte..

INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI

FIAT – Società e sindacati riprenderanno questa mattina la discussione sul rinnovo del contratto di lavoro per i circa 70.000 dipendenti del gruppo in Italia, compresa Fiat Industrial.

FIAT INDUSTRIAL – Ha approvato alcune operazioni intragruppo, propedeutiche alla fusione con la controllata Usa , che la trasformano in una holding di diritto olandese e comunicato che la quotazione della nuova società a Milano avverrà dopo quella a Wall Street.

FINMECCANICA – Il Cda ha deciso di rinviare l’approvazione dei conti dal 12 marzo ad aprile, per avere il tempo di valutare l’impatto dei recenti eventi sui risultati del gruppo. Il consiglio è stato inoltre informato dell’avvenuta ricezione di offerte per la controllata Ansaldo Energia, senza prendere una decisione a riguardo. Daniele Romiti è stato inoltre nominato nuovo AD di AgustaWestland. L’AD Alessandro Pansa ha definito “positivo” l’incontro avuto ieri mattina a Roma con il team investigativo indiano incaricato di seguire gli sviluppi dell’inchiesta di Busto Arsizio per corruzione nella vendita di elicotteri AgustaWestland, società del gruppo. Anche un funzionario indiano ha definito “molto positivo” l’incontro.

RCS – I rappresentanti sindacali delle varie testate del gruppo sono compatti nel bocciare il piano di ristrutturazione della società che, nell’ambito dei 640 esuberi, potrebbe prevedere il taglio di 200 giornalisti.

TENARIS – La società ha archiviato il quarto trimestre 2012 con un utile in calo del 18% a causa della svalutazione della sua partecipazione nella brasiliana Usiminas. Il risultato del trimestre è sceso a 350,3 Mln$ dai 426,3 Mln$ di un anno prima. Tuttavia in tutto l’esercizio 2012 l’utile è risultato in crescita del 20% rispetto al 2011.

AIR FRANCE –KLM – La società franco-olandese ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 1,19 Mld€, in aumento rispetto alla perdita di 809 Mln€ dell’anno prima. A pesare sul risultato della compagnia aerea il rialzo del prezzo del carburante e i costi di ristrutturazione pari a 471 Mln€. I ricavi sono invece saliti del 5% a 25,63 Mld€, mentre l’utile operativo è stato negativo per 300 Mln€, ma in miglioramento rispetto all’anno prima e superiore alle attese degli analisti ferme a -331 Mln€ . Per quanto riguarda l’anno in corso, il gruppo ha fatto sapere che proseguirà il piano di riduzione dei costi e del debito.

BANKIA – Secondo quanto riportato da El Pais, la banca spagnola nazionalizzata prevede di chiudere il 2012 con una perdita record di 19 Mld€ e di tornare alla profittabilità nel 2013. La società taglierà 6000 posti di lavoro, come previsto dal piano di ristrutturazione imposto da Bruxelles in cambio dei 18 Mld€ di fondi europei per la ricapitalizzazione.

BOEING – Il titolo guadagna l’1,6% e chiude la seduta a 76,01$. La società presenterà domani una nuova batteria per i 787 al fine di eliminare le preoccupazioni dei regolatori riguardo la sicurezza delle precedenti batterie che davano problemi di surriscaldamento, e poter ricominciare ad utilizzare gli aeromobili nel giro di qualche settimana.

WAL-MART STORES – Il titolo sale dell’1,5% a 70,26$. La prima società al mondo della grande distribuzione ha visto nel quarto trimestre l’utile salire a 5,61 Mld$ dai 5,16 Mld$ dello stesso periodo di un anno prima. L’utile per azione del primo trimestre sarà compreso tra 1,11 e 1,16 dollari, gli analisti si aspettavano 1,19 dollari.