Se una ripresa a “V” dell’economia c’è stata, la si può osservare nell’andamento dei commerci globali nel terzo trimestre dell’anno, quando il cui recupero è stato molto consistente. Nel dettaglio, l’incremento è stato pari al 21,6% per le esportazioni e del 18,1% per le importazioni, ha affermato l’Ocse, facendo notare che a livello globale la ripresa degli scambi commerciale si rimasta ancora al di sotto dei livelli pre-Covid di circa il 5%.
Il caso della Cina, su nuovi record
La Cina, tuttavia, ha fatto storia a sé. Con una ripresa, nel terzo trimestre, del 9,6% per le esportazioni e del 13,7% per le importazioni, il Dragone è l’unico fra i grandi Paesi essere tornato a livelli di commercio estero superiori a quelli pre-Covid. Grazie soprattutto al commercio di dispositivi per la produzione individuale, come le mascherine, la Cina ha potuto toccare un nuovo record di scambi commerciali.
In Italia, duramente colpita dal Covid a primavera, il recupero negli scambi internazionali è stato superiore alla media globale, con un +40,8% per le esportazioni, contro una media europea del 27,4%. In Francia, Germania e Regno Unito gli incrementi registrati nelle esportazioni nel terzo trimestre sono stati rispettivamente del 35,9%, del 28,2% e del 23,8%.
Le esportazioni e le importazioni hanno registrato una forte ripresa in Nord America, ha scritto l’Ocse; in Canada, rispettivamente +31,1% e +32,3%; negli Stati Uniti +23,6% e +18,5%; e in Messico +50,2% e +18,5%. “Nonostante questi sviluppi positivi, il commercio” in Nord America “è rimasto al di sotto dei livelli pre-pandemici”.
In Russia il commercio è aumentato in modo più contenuto, con esportazioni in aumento del 10,6% e importazioni in aumento del 7,0%, nonostante la ripresa dei prezzi del greggio.