NEW YORK (WSI) – È dal 2009 che le attività commerciali internazionali non andavano così male. Tanto che non si può parlare di stagnazione o crescita anemica. È il calo più marcato dalla crisi finanziaria di sei anni fa.
A meno di una miracolosa ripresa in giugno, il commercio mondiale avrà vissuto la sua prima contrazione trimestrale consecutiva dal 2009.
Guardando ai volumi di import e export si nota una contrazione in entrambe le voci. Siamo nel pieno di una spietata guerra per le quote di mercato.
Misurato in dollari il costo per unità è crollato del 14% da maggio dell’anno scorso e quasi del 20% dai massimi toccati nel marzo del 2011. Per i mesi di marzo, aprile e maggio l’indice dei prezzi è sceso ai minimi da metà 2009.
Le attività commerciali non sono in calo da un mese o in una sola regione. Non sono in calo per via del meteo o del risultato di qualche elezione politica. Il periodo no dura ormai da cinque mesi.
La contrazione è diffusa a livello geografico e ha interessato economie in via di sviluppo e industrializzate. Importazioni ed esportazioni sono molto negative in Giappone, e nei mercati emergenti dell’Europa orientale e centrale, dove le performance sono state tra le peggiori in assoluto.
(DaC)