Si avvicina il momento in cui molte delle pratiche svolte dalle banche commerciali e di investimento verranno svolte dai computer e dai robot e non più dagli esseri umani. Commerzbank sta sperimentando una tecnologia avanzata di intelligenza artificiale che genera automaticamente notizie sportive per vedere se può riprodurre lo stesso sistema anche con le note degli analisti.
Con la direttiva europea Mifid II che obbliga le banche del mondo a ridurre i costi investiti nella ricerca, la banca tedesca ha deciso di lanciare il progetto in collaborazione con Retresco, una società di automazione dei contenuti nella quale ha investito due anni fa tramite il suo incubatore FinTech.
I test sono ancora allo stadio iniziale e ci potrebbero volere anni per produrre report di analisi e ricerca soddisfacenti che la banca si fida a mandare ai propri clienti. Ma la semplice idea dell’intelligenza artificiale che un giorno prenderà il posto degli esseri umani nel campo della ricerca e dell’analisi sta attirando l’attenzione dei banchieri e del mondo finanziario.
“C’è sicuramente ancora strada da fare, alcune parti del lavoro di ricerca possono essere migliorate dagli algoritmi e dagli strumenti di intelligenza artificiale”, dice al Financial Times il numero un di una banca di investimento, che cita gli utili trimestrali tra quei report che assolutamente potrebbero essere presto scritti dai robot.
Il capo di un’altra banca d’affari europea sostiene che l’attività di ricerca è un’area dove in futuro sarà possibile ottenere risparmi rivolgendosi ai robo-advisor e ai sistemi di intelligenza artificiale. Gli analisti di altre banche sono della stessa opinione e hanno rivelato che i manager stavano già testando programmi di automazione e di intelligenza artificiale.
La rivoluzione è già partita e anche se ci vorrà del tempo le banche che non si adegueranno rischiano di rimanere indietro e non reggere alla concorrenza. In seguito all’implementazione della MiFid 2, direttiva per aumentare la trasparenza e proteggere maggiormente gli investitori europei, alle banche viene chiesto di ridurre i costi della produzione di ricerche su azionario e obbligazionario.
Le misure costringono gli investitori a pagare per la ricerca in modo esplicito anziché che inserire i costi nelle commissioni. Alcune società finanziarie dicono che una delle conseguenze è stata che i ricavi provenienti dalle loro attività di ricerca si sono ridotti del 30%.
Con i loro esperimenti, Retresco e Commerzbank si stanno focalizzando anche negli aspetti della trimestrale legati alla ricerca nel settore azionario. Sono stati esaminati per esempio i report e i dati che vengono utilizzati nelle analisi presenti negli archivi della banca.
Secondo Michael Spitz, a capo della divisione di Commerzbank di ricerca e sviluppo (Mainincubator) si tratta di un’area promettente, perché “i report sull’azionario legati agli utili trimestrali sono strutturati in modi simili tra loro” e i documenti su cui si basano sono spesso preparati nel rispetto di standard prestabiliti.
Questo rende facile il lavoro di un programma di machine learning e l’opera di contestualizzazione dei dati più rilevanti. Usando uno strumento processore di linguaggio si possono sintetizzare i risultati così ottenuti in un report. Retresco ha sviluppato un sistema in grado di scrivere notizie sui risultati delle partite di calcio in Germania.
La tecnologia è già a uno stadio abbastanza avanzato da riuscire a fornire circa il 75% delle informazioni che un analista umano è in grado di dare quando scrive un report successivo alla pubblicazione dei conti trimestrali. Spitz però dice che è ancora “troppo presto” per dire quando la tecnologia sarà implementata e quando gli analisti saranno completamente “robotizzati”.