Economia

Commerzbank sulle barricate dopo raid (a sorpresa) di Unicredit

Dopo l’incursione Unicredit, Commerzbank si mette in difesa. Obiettivo: resistere ad una eventuale scalata della banca italiana, che possa compromettere la sua indipendenza. Secondo indiscrezioni stampa riportate da Reuters, a poche ore dal raid (a sorpresa) di Unicredit, che ha messo le mani sul 9% del capitale della banca tedesca, Commerzbank avrebbe convocato in fretta e furia una riunione del consiglio di amministrazione con l’obiettivo di delineare una strategia di difesa per resistere a una potenziale scalata dell’istituto italiano e mantenere, quindi, la sua autonomia. La banca tedesca avrebbe quindi nominato la banca d’investimento Goldman Sachs come advisor.

Commerzbank in difesa

Il timore di Commerzbank è che Unicredit possa salire ancora, come d’altronde ha fatto capire esplicitamente la banca italiana, dichiarando che sottoporrà alle autorità europee le richieste necessarie per comprare altre azioni di Commerz in modo da ottenere in futuro una quota ancora più rilevante. Un approccio che, a quanto pare, non sembra essere stato gradito.

Sempre secondo quanto riportato dalle fonti sentite da Reuters, e fino ad ora non confermate, il CEO di Unicredit Orcel si sarebbe avvicinato a Commerzbank per esplorare trattative di fusione. Una potenziale resistenza della banca tedesca potrebbe a questo punto complicare i piani.  Ricordiamo che, dopo l’operazione della vigilia, il Governo tedesco continua a possedere ancora una partecipazione del 12% nell’istituto di credito, che lo rende di fatto il principale azionista.

Anche i sindacati sono sul piede di guerra. “Il ministro delle Finanze Christian Lindner ora deve prendere un impegno chiaro a favore della piazza economica tedesca e opporsi all’imminente acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit” ha detto il presidente del sindacato Ver.di, Frank Werneke, secondo quanto si legge in un comunicato, spiegando che il governo federale non deve vendere altre azioni in Commerzbank per impedire un’acquisizione. ”

Le decisioni finanziarie hanno un’importanza particolare nel promuovere la struttura economica e preservare i posti di lavoro’ sul mercato domestico, ha notato ancora, sottolineando che “questo è possibile solo con banche forti nel nostro Paese.

 

Possibile stop del Governo a vendita azioni

Nel frattempo, una fonte governativa ha dichiarato che l’esecutivo tedesco, che resta comunque il primo azionista di Commerz, metterà in stand-by il piano di vendita di azioni, dopo essere stata colta di sorpresa e in attesa che la banca e il governo valutino attentamente la nuova situazione. Anche i sindacati, che temono una forte perdita di posti di lavoro, si oppongono a un accordo.

Sul fronte dei titoli, ieri le azioni Commerzbank hanno chiuso in rialzo del 16,6% a 14,69 euro a Francoforte, mentre quelle UniCredit hanno registrato +0,2% a Milano. Il prezzo delle azioni di UniCredit è quadruplicato dall’arrivo di Orcel come CEO nell’aprile 2021: ora il gruppo è valutato 59 miliardi di euro rispetto ai 15 miliardi di euro di Commerzbank.