Dopo le indiscrezioni riportate giorni fa dal Financial Times, che parlava di un costo di separazione per il Regno Unito pari a a 100 miliardi di euro, nuovi dettagli emergono sui negoziati per Brexit in due documenti della Commissione europea.
Nel primo documento – si legge in un articolo pubblicato sul Foglio – viene affrontato il nodo dei diritti dei cittadini europei. In particolare,
La Commissione – si legge nell’articolo – vuole che i diritti dei suoi cittadini siano riconosciuti in modo organico, tutti e subito nell’ambito dell’Accordo di ritiro. Particolare attenzione viene data ai diritti degli studenti e dei lavoratori per quanto riguarda le procedure di ottenimento del permesso di soggiorno, accesso al lavoro e assistenza sanitaria.
E ancora:
Infine, uno dei nodi più discussi dei negoziati: il Regno Unito resterà sotto la giurisdizione della Corte di Giustizia europea per tutte le controversie ancora pendenti dopo il termine della trattativa con Bruxelles. Una condizione che Londra ha già più volte considerato inaccettabile,.
Nel secondo documento, la Commissione viene invece affrontato l’aspetto finanziario della separazione.
Alla conclusione dei negoziati, il Regno Unito – si legge nell’articolo del Foglio – non riavrà indietro in modo automatico tutto il denaro versato per contribuire al finanziamento dei progetti europei, dice il documento. Oggi Londra detiene una quota del 16 per cento della Bei, pari a circa 39,2 miliardi di euro che – secondo gli impegni già sottoscritti – contribuiranno agli investimenti su scala europea dei prossimi 20-30 anni. L’estinzione dell’investimento britannico, spiega la Commissione, comincerà a decrescere in modo graduale solo alla sottoscrizione dell’accordo di ritiro dall’Ue, e così peserà sulle spalle di Londra ancora per qualche anno.