Gli Etf hanno affrontato brillantemente la forte volatilità di inizio anno e sono pronti ad adeguarsi alle future evoluzioni del mercato. Così Lorenzo Alfieri, Vicepresidente di Assogestioni a margine del quarto appuntamento del ciclo R-Evolution targato Assogestioni-FocusRisparmio, seguito in streaming da circa 600 professionisti del settore e dedicato alla gestione passiva.
“Nel 2000 gli Etf contavano 80 miliardi di dollari in gestione a livello globale, mentre oggi superiamo i 6 trilioni”, spiega Alfieri che annovera fra i principali fattori di successo dello strumento l’efficienza in termini di costi e la trasparenza.
“Questi due elementi sono stati fondamentali per far decollare lo strumento, ma oggi la forza degli Etf risiede nella capacità di adeguarsi all’evoluzione del mercato”. “Gli Etf hanno superato brillantemente la prova, mantenendo sempre fede alla promessa di pronta liquidabilità dell’investimento verso i sottoscrittori, che è una delle caratteristiche peculiari e più apprezzate dello strumento”.
Etf resilienti dinanzi alla forte volatilità di inizio anno
Gli Etf insomma si rivelano prodotti adatti ad affrontare anche le fasi di mercato più volatili come quella vissuta a inizio anno.
“Quando a marzo c’è stata una situazione di forte stress e non c’era liquidità sui mercati finanziari, gli Etf trattavano con volumi cinque volte superiori rispetto ai sottostanti. Penso questo sia un passaggio epocale nella storia dello strumento e per la percezione che ne ha il pubblico”.
Così ha sottolineato Luca Giorgi, Head of iShares and Wealth BlackRock Italy a cui fa eco Deborah Fuhr, Managing Partner & Founder of ETFGI che traccia l’identikit degli Etf: semplici, convenienti e trasparenti per portafogli più efficienti e diversificati anche sotto stress.
Gli Etf sono prodotti semplici, convenienti e trasparenti in grado di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle preferenze degli investitori e, per questa ragione “a tendere continueranno ad avere raccolte nette sempre più significative”. Costituiscono inoltre “un modo per esporsi a mercati che altrimenti sarebbero difficilmente accessibili e possono essere inclusi in portafogli modello”.
E per il futuro? Tali prodotti finanziari, emerge dall’incontro, sono pronti ad adeguarsi alle future evoluzioni del mercato.
“Sul mercato c’è una forte esigenza di proporre soluzioni di investimento semplici in passivo, costruite unendo le competenze di fabbrica prodotto e distributore con l’obiettivo di gestire l’elevato livello di liquidità sui conti correnti degli italiani” ha affermato Emanuele Bellingeri, Head of Asset Management Italy Credit Suisse AM.
Riceviamo sempre più richieste di formazione da parte di consulenti che vogliono capire come inserire i prodotti passivi nei portafogli dei loro clienti, ora però è necessaria un’evoluzione di tutta l’industria” afferma Simone Rosti, Country head Italy Vanguard.