NEW YORK (WSI) –Le tre maggiori banche d’affari – JPMorgan Chase, Bank of America e Wells Fargo – nel 2017 hanno aumentato i loro depositi di 118 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente, mentre allo stesso tempo, 10 delle 22 principali banche locali hanno perso depositi.
I depositi sono una fonte cruciale e molto economica di finanziamento per le banche, che fanno soldi prestando denaro ai loro clienti a tassi più elevati rispetto al loro costo di finanziamento. Quindi il gioco è quello di mantenere i “costi di deposito” verso il basso e il costo medio dei depositi ancora vicino allo zero di Wells Fargo, anche dopo l’aumento dei tassi d’interesse sul mercato, dimostra quanto questa equazione stia funzionando bene.
Il Wall Street Journal ha osservato gli sforzi compiuti dalle maggiori banche – come JPMorgan Chase, Bank of America e Wells Fargo – per attrarre depositi, mentre altri istituti come Comerica Inc. e Regions Financial Corp. di Birmingham, Ala. di Dallas, hanno perso depositi rispetto a un anno fa. Ma non sono state solo le banche locali ad aver assistito al prosciugamento dei loro depositi, secondo il WSJ: anche le più piccole banche americane, che tendono ad essere finanziatrici della comunità con una manciata di filiali sparsi sul territorio, hanno visto diminuire i depositi. A dirlo un’analisi della banca d’affari FIG Partners.
E questo calo dei depositi in alcune banche – mentre altre stanno perseguendo e guadagnando depositi in modo aggressivo – “potrebbe segnare l’inizio di un importante cambiamento del settore in cui i depositi diventano meno abbondanti e le banche di Wall Street fanno di più per competere per loro”.
La concorrenza, per quanto le banche possano odiarla, è una manna per i risparmiatori e le piccole imprese che hanno collocato un totale di 9,1 trilioni di dollari in “depositi a risparmio” presso tutti gli “istituti di deposito” – che comprendono le cooperative di credito – negli Stati Uniti. Le banche oggi si stano sfidando per i depositi, e si stanno superando a vicenda, il che dimostra che prendono molto sul serio la probabilità di tassi di interesse più elevati e costi di finanziamento più alti negli anni a venire, e si stanno preparando ad affrontarli.