Sono 26 milioni gli italiani che hanno un condizionatore in casa. Lo dice l’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different e diffusa il 21 giugno scorso. Ma nonostante le temperature inizino a farsi roventi, gli italiani sono restii ad accendere il condizionatore. Colpa delle bollette salate dell’anno scorso. La buona notizia è che quest’anno le famiglie italiane dovranno mettere a budget solo 124 euro per il raffrescamento della loro casa: il 43% in meno dello scorso anno. Ad ogni modo, risparmiare non guasta mai, anche sul condizionatore. Ecco 10 consigli per riuscirci.
10 consigli per risparmiare sull’uso del condizionatore
1. Occhio all’etichetta
La scelta della classe energetica del condizionatore è fondamentale per cercare di contenere il più possibile i consumi; chi è alle prese con l’acquisto di questo apparecchio, farebbe bene ad optare per un modello di classe A o superiore. Attenzione però alle etichette energetiche. Dal 2022 è entrata in vigore la nuova classificazione, ma sul mercato sono ancora disponibili prodotti con la vecchia classificazione. Per fare una scelta consapevole è bene verificare quale etichettatura riporta il condizionatore che stiamo acquistando. In ogni caso, scegliere un dispositivo a basso consumo consente di ridurre notevolmente la bolletta; ad esempio, guardando alla vecchia etichettatura, passare da un condizionatore di classe B ad uno di classe A++ significa ridurre il costo in bolletta di circa il 30-40% annuo. Non dimenticate, inoltre, che cambiando un vecchio impianto potrete godere anche di rilevanti detrazioni fiscali che possono arrivare fino al 65%.
2. Condizionatore inverter
Altro consiglio è quello di valutare l’istallazione di un condizionatore inverter al posto di uno tradizionale. Questa tipologia di climatizzatore, una volta che ha raggiunto la temperatura impostata, anziché spegnersi, rallenta la velocità del motore e funziona al minimo, evitando il consumo di energia necessario per fermarsi e poi ripartire. Scegliere questo tipo di apparecchio permette un risparmio energetico del 30% rispetto ad un climatizzatore tradizionale.
3. No alle temperature polari
Una volta scelto il condizionatore più adatto alle nostre esigenze, è importante usarlo con criterio ed attenzione:impostare temperature polari, ad esempio, fa male alla nostra salute, al portafogli e all’ambiente. Meglio impostare la temperatura a circa 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno e, se l’apparecchio ne è dotato, possiamo usare la funzione di deumidificazione anziché quella di raffrescamento; questo renderà l’aria più salubre e alleggerirà la bolletta fino al 13%.
4. Attenzione alla pulizia dell’impianto
La manutenzione dell’impianto, soprattutto se ha sulle spalle qualche anno, è fondamentale; sottovalutare la pulizia dei filtri potrebbe costare caro, alla nostra salute e alla bolletta. Un impianto pulito correttamente può funzionare al 100% della sua capacità; di contro, se mantenuto in modo sbagliato, può arrivare a consumare fino all’8% in più.
5. Il buon senso non deve mai mancare
Le cattive abitudini sono spesso quelle più difficili da eliminare, ma anche quelle che, potenzialmente, costano di più. Per evitare sprechi di corrente (e di denaro!), quindi, quando accendiamo il condizionatore è bene verificare che il fresco non venga disperso; il consiglio numero uno, spesso disatteso, è di tenere chiuse le finestre quando l’apparecchio è in funzione. Per non fare entrare il calore nelle ore più calde della giornata può essere utile, ad esempio, abbassare le tapparelle. Fate attenzione anche alle porte delle altre stanze: lasciarle aperte quando non necessario, disperdendo così il fresco, può incidere sino al 6% sui consumi.
6. Funzione sleep per la notte
In alternativa alla deumidificazione, durante le ore notturne è bene preferire la funzione apposita per la notte oppure programmare in maniera corretta e sensata la temperatura; in questo modo la riduzione dei consumi arriva al 10%.
7. La classe non è acqua
La classe energetica del condizionatore fa la differenza: migliore è l’efficienza, minori saranno i consumi. Facciamo un esempio: passare da un condizionatore di classe B ad uno di classe A++ significa ridurre il costo di circa il 40% all’anno (circa 50 euro).
8. Usarlo solo nelle stanze più frequentate
Ha senso accendere il condizionatore solo nelle stanze della casa più frequentate. E’ inutile raffrescare una casa di 2 piani se si passa la maggior parte del tempo in cucina.
9. Sfruttate la corrente
Prima di accendere il condizionatore, avvaletevi della vecchia tecnica delle correnti d’aria, che consiste nel generare corrente tra una stanza e l’altra attraverso l’apertura di una porta e una finestra. In questo modo, avrete una casa fresca in modo naturale senza l’utilizzo di alcun impianto di raffreddamento.
10. Sfruttare i bonus fiscali
Chi è in possesso di un condizionatore datato, può sfruttare il bonus condizionatori per cambiarlo e utilizzarne uno a maggiore efficienza energetica.
Il bonus condizionatori
Per completare il quadro c’è da sottolineare che anche quest’anno è associato uno sconto fiscale al 50 o 65% per chi compra il condizionatore. C’è da precisare innanzitutto che non c’è un vero e proprio bonus condizionatori, bensì la possibilità di godere delle detrazioni fiscali collegate ai bonus edilizi. In particolare, l’acquisto e installazione di un climatizzatore permette di avere:
- detrazione del 50%, se l’acquisto del climatizzatore di classe almeno A+ è abbinato alla ristrutturazione della casa (bonus ristrutturazioni) entro 96.000 euro di spesa;
- detrazione del 65%per coloro che acquisteranno un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituirne uno di classe inferiore. In tali caso, l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, da dividere in 10 quote annuali di pari importo.
Entrambe le detrazioni fiscali si scaricano nella denuncia dei redditi, ciò significa che si effettua il pagamento e poi si ottiene la detrazione fiscale, al 50% o al 65%, spalmata in dieci quote annuali. Condizione indispensabile per avere la detrazione fiscale è pagare le spese con bonifico parlante, bancario o postale, da cui risulti la causale e il codice fiscale o la partita Iva del soggetto che ha eseguito i lavori. L’ultima legge di bilancio ha prorogato le detrazioni per casa fino al 2024, quindi si potrà acquistare il condizionatore e fruire della detrazione per altri due anni.