Il governo ritenta la carta del condono fiscale per fare cassa. A rivelarlo è il Fatto Quotidiano che nell’edizione uscita in edicola stamattina scrive che la sanatoria per il mancato pagamento delle tasse ci sarà nel 2015.
In pratica sulla falsa riga del Salva Berlusconi si stabilisce una “mano leggera” nei confronti degli evasori e di chi ha debiti con Equitalia.
Secondo il giornale con il varo del Def (Documento di Economia e Finanza), l’esecutivo interverrà nuovamente sulle “sanzioni penali” connesse all’evasione fiscale, ridefinendo il “rapporto tra gravità dei comportamenti e sanzioni comminate secondo un criterio più stretto di proporzionalità, nello spirito originario che aveva ispirato il decreto”.
Nella proposta fatta a fine 2014 le soglie massime di non punibilità per l’evasione di tasse e Iva erano state triplicate, portandole da 50 a 150 mila euro.
Ciò avrebbe significato l’archiviazione di un processo su tre e di altrettanti fascicoli ancora aperti presso le Procure. Secondo il Fatto l’amministrazione vorrebbe ripartire proprio da qui.
Inoltre si studia la definizione del concetto di abuso di diritto (cioè quelle operazioni che, pur nel rispetto formale delle norme comportano indebiti vantaggi fiscali per le imprese), che finirebbe per venire depenalizzato insieme all’elusione fiscale.
Il tre volte premier ed ex Cavaliere del Lavoro è stato condannato a 4 anni – ridotti a uno per effetto dell’indulto – per frode fiscale nel processo dei diritti tv Mediaset.
(DaC)