Un passo avanti verso la definizione degli strumenti da adottare per uscire dalla crisi economica causata dal COVID-19, ma nessuna decisione. L’atteso Consiglio Europeo (consesso dei premier dei 27 paesi Ue), tenutosi giovedì 23 aprile, si è chiuso con alcune linee generali approvate e un rimando della definizione dei dettagli alla Commissione Europea/Eurogruppo nel corso del mese di maggio.
Come spiega bene Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM:
“I toni emersi dal Consiglio Europeo appaiono più concilianti rispetto al precedente incontro, pur con differenze ancora forti tra alcuni paesi (soprattutto i cosiddetti Frugal four ossia Olanda, Austria, Svezia e Danimarca), ad esempio, sul tema delle modalità di erogazione fondi ai singoli paesi (trasferimenti vs prestiti) oltre che sulle modalità di finanziamento (titoli a medio lungo/perpetual).
La tempistica però richiederà almeno tutto il mese di maggio e presumibilmente buona parte di giugno prima di arrivare a un approdo più operativo, collegando il pacchetto al bilancio europeo ma staccandone almeno una parte ai tempi lunghi di approvazione/entrata in vigore del bilancio stesso.
Tra maggio e giugno potrebbero arrivare nuove manovre da parte di banche centrali e governi, Usa in testa, sulla spinta anche di possibili turbolenze dei mercati che, dopo aver in parte festeggiato l’imminente fuoriuscita dal lockdown estremo, potrebbero trovarsi di fronte una crisi temporanea di liquidità (come segnalato ad esempio dal continuo rialzo del tasso Euribor e degli spread Euribor/OIS o ancora dalla continuazione dell’apprezzamento del dollaro).
In altri termini, dopo la crisi sanitaria, i mercati potrebbero trovarsi a fronteggiare una conseguente crisi di sapore più finanziario (a ordine, quindi, invertito rispetto alla crisi del 2008, quando la crisi finanziaria anticipò quella economica).
Questo potrebbe comportare altre manovre BCE (ad esempio incremento del QE di almeno 300/500Mld€ e aumento degli asset acquistati con inclusione, ad esempio, degli high yield) e FED (ampliamento delle linee esistenti e introduzione di nuove linee come, ad esempio, una per aziende oil e per i services del mondo mortgage) oltre a manovre dei governi (negli Usa definizione di un TARP2 e di nuove liquidity facility approntate a 4 anni con la Fed).
Alla fine di quest’anno la Fed potrebbe trovarsi con un bilancio anche superiore ai 10mila miliardi di dollari, ossia oltre il 50% del PIL. In generale nel mondo l’ammontare di moneta immessa aumenterà notevolmente e questo potrebbe nuovamente supportare i mercati. Potrebbe però essere necessario prima un ulteriore round di manovre banche centrali/governi tra maggio e giugno”.
Le decisioni del Consiglio europeo
Il Consiglio Europeo ha varato quanto segue:
- Via libera al recovery plan/fund
- Via libera alla messa a disposizione dei 540 miliardi di euro di fondi (SURE, MES, BEI) a partire dal primo giugno.
Sul primo punto il numero uno della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha aggiunto che:
- Si tratterà di un piano di migliaia e non di centinaia di miliardi di euro
- Sarà basato sul bilancio UE 2021/2027 in corso di negoziazione
Il bilancio UE sarà composto non solo da trasferimenti cash da parte dei paesi ma anche di garanzie, sulla base delle quali la Commissione potrà poi effettuare emissioni di bond e aumentare così la dotazione complessiva
Dal recovery fund i fondi arriveranno ai paesi tramite un mix di trasferimenti e prestiti, argomento quest’ultimo molto delicato in quanto, nel caso di trasferimenti (grants), si tratterebbe di erogazioni a fondo perduto
Saranno messe in atto misure ponte per rendere più celere l’attuazione del recovery plan.
Calendario delle prossime settimane
Sulla tempistica dei lavori futuri al momento le date a disposizione sono le seguenti:
6 maggio: la Commissione Europea dovrà presentare una proposta di funzionamento del recovery plan/fund
7 maggio: la Commissione Europea presenta l’aggiornamento di primavera del quadro macro prospettico, importante per fare il punto ufficiale sulla stima attesa dell’impatto del virus
18 maggio (possibile anticipo): Eurogruppo/Ecofin (riunione dei ministri finanziari) che dovrebbe esaminare la proposta della Commissione Europea. La data potrebbe essere anticipata alla settimana dell’11 maggio, in base a quanto scritto via Twitter dal presidente dell’Eurogruppo
1 giugno: diventano disponibili i 540Mld€ derivanti dalle tre fonti (Piano SURE 100Mld€ per disoccupazione, MES fino a 240Mld€ per spese sanitarie dirette e indirette, BEI 200Mld€ prevalentemente per piccole/medie aziende)
11 giugno: Eurogruppo/Ecofin che potrebbe continuare ad affinare il progetto del recovery plan/fund
18-19 giugno: Consiglio Europeo che dovrebbe dare il via libera finale al progetto con l’ambizione di farlo partire in parte già il 1° luglio mediante le soluzioni ponte indicate dalla Von der Leyen.
“Le date indicate potrebbero comunque cambiare in base agli sviluppi dei negoziati. Al momento dovrebbe essere confermata comunque quella del 6 maggio, giorno in cui la Commissione è attesa presentare la proposta di recovery plan/fund” conclude Cesarano.