ROMA (WSI) – “Se davvero il presidente Vegas ha detto che la gente era correttamente informata del rischio sulle obbligazioni subordinate e ha al contempo riconosciuto che i prospetti informativi vanno cambiati perché troppo complicati per essere agevolmente compresi, trovo abbia regalato al Paese un ossimoro di cui avremmo volentieri fatto a meno”.
La critica ha come mittente Enrico Zanetti, viceministro all’Economia e leader di Scelta civica, e come destinatario Giuseppe Vegas, numero uno della Consob che, nella giornata di ieri, in merito alla vicenda delle quattro banche sull’orlo del crac che hanno mandato in fumo i risparmi di una vita di migliaia di italiani – Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara -, ha praticamente dato la responsabilità ai sottoscrittori dei bond subordinati.
Rispondendo a una domanda a margine di una conferenza stampa alla Camera, Zanetti ha affermato:
“Il compito della politica seria non è certo quello di cavalcare il disagio del popolo contro le istituzioni del Paese, ma chi siede nelle istituzioni non deve neppure tirare la corda con autoassoluzioni e affermazioni buone per far imbestialire anche le persone ragionevoli”.
Zanetti ha precisato:
“Io non ho sentito Vegas dal vivo perché ho scelto di andare a parlare con i risparmiatori ad Arezzo”.
Zanetti ha parlato anche del decreto sui risarcimenti agli obbligazionisti che hanno sottoscritto quei bond: decreto che prevede un tetto massimo di 35.000 lordi di reddito Irpef, e che potrebbe penalizzare i lavoratori dipendenti:
“Il tema deve essere considerato, già oggi ho scritto al ministro Padoan”.
E ha poi sottolineato:
“Non si tratta di alzare la soglia dei 35.000 euro ma di riferirla al reddito in modo tale che non penalizzi nessuno, in particolare chi ha redditi da lavoro dipendente”.