Società

Consob: sostenibilità sale ai piani alti delle società italiane quotate in Borsa

I temi ESG, acronimo di EnvironmentalSocial and Governance, entrano nei board delle società italiane quotate in Borsa. Così emerge dal sesto Rapporto sulla rendicontazione non finanziaria, reso noto oggi dalla Consob secondo cui è crescente l’attenzione da parte delle quotate per le questioni connesse con l’impatto ambientale e sociale delle attività d’impresa e con le buone pratiche del governo societario.

L’Autorithy guidata da Paolo Savona scatta una fotografia chiara dei consigli di amministrazioni delle quotate italiane sulla base delle Dichiarazioni non finanziarie pubblicate nel 2023  e relative al 2022.

Società quotate: 144 hanno pubblicato una DNF

Ebbene, nel corso del 2023, tra le 202 società italiane con azioni ordinarie quotate su EXM, 144 (rappresentative del 71,3% del totale, 96,7% in termini di capitalizzazione) hanno pubblicato una dichiarazione non finanziaria (DNF)  e nella maggior parte dei casi (111, pari al 77%) la DNF è stata presentata come documento distinto dalla relazione sulla gestione e, ai fini della predisposizione del documento, 49 società (pari al 34%) hanno adottato procedure o linee guida definite internamente.

Nel 66,7% dei casi (50% nel 2021) i Consigli di amministrazione sono stati coinvolti nella definizione dei temi non finanziari più rilevanti. È la percentuale più alta dal 2019, primo anno di rilevazione. Cresce anche il coinvolgimento degli altri portatori d’interesse (stakeholder) tra cui, a titolo esemplificativo, i dipendenti, i fornitori e gli investitori. Nella stragrande maggioranza dei casi (77%) la Dnf è stata redatta come documento a sé stante, mentre nella maggior parte dei casi (115, circa l’80%) le società hanno fornito nella DNF informazioni sui propri obiettivi o piani in ambito di sostenibilità.

Coinvolgimento del board e temi ESG

La Sezione ‘Coinvolgimento del board’ evidenzia che gli indicatori che riguardano l’integrazione dei fattori ESG nel processo decisionale del board sono risultati tutti in miglioramento rispetto al 2022, con la sola eccezione dei dati relativi ai programmi di induction, che sono sostanzialmente stabili.

Nel corso del 2023, tra le 144 società che hanno redatto la DNF, 45 emittenti hanno rinnovato l’organo amministrativo: in 29 casi tali emittenti hanno pubblicato linee guida per la  nomina del nuovo consiglio di amministrazione, menzionando in 28 casi anche i temi non finanziari. Si registra dunque che il 62% delle società che hanno rinnovato il board ha tenuto in considerazione temi non finanziari, dato in aumento rispetto al 43% rilevato nel 2022. Nell’autovalutazione del consiglio, i fattori ESG sono stati citati in 54 casi (rispetto ai 45 casi nel 2022), mentre sono 56 (pari al 38,9% del totale) gli emittenti che li hanno inclusi nei programmi di induction per i membri del consiglio (58 nel 2022, corrispondenti al 39,2%). Come risulta dall’esame delle relazioni di corporate governance pubblicate nel 2023, è aumentato, inoltre, il numero delle società che hanno istituito un comitato di sostenibilità.

Infine, tra quelle che hanno pubblicato anche una DNF ne sono state rilevate 108, pari al 75% del totale, a fronte di circa il 70% registrate nell’anno precedente.

Lo studio rileva, infine, che i valori Esg assumono rilevanza crescente anche nei criteri per la nomina degli amministratori, nell’autovalutazione del board e nella definizione delle politiche di remunerazione degli amministratori delegati, determinata in 137 casi (127 nel 2021), integrando i fattori Esg.