Quali sono i consulenti finanziari che vorrebbero i giovani italiani? Warren Buffett, Bill Gates, Leonardo Di Caprio (nel suo ruolo di Jordan Belfort, meglio noto come The Wolf of Wall Street, nell’omonimo film), Gerry Scotti, Margherita Hack e Michelle Hunziker.
Sono loro i consulenti finanziari ideali dei giovani italiani secondo un’indagine condotta da Bva-Doxa per Invesco nel febbraio scorso. Il campione intervistato, composto da 750 ragazzi in tutta Italia, è distribuito equamente tra uomini e donne (50% ciascuno) e per fasce d’età (33% ciascuna): Z Tribe (18-24 anni), Nouveau Millennials (25-29 anni) e Mid Millennials (30-34 anni).
Identikit del consulente finanziario ideale per i giovani italiani
I giovani italiani puntano ad affidarsi a consulenti finanziari in carne e ossa, esperti, con un’ottima esperienza nel trading e conoscenza dei fondi di investimento, in primis quelli integrativi pensionistici. Tuttavia, ad oggi solo il 70% del campione si avvale di un consulente finanziario e il 60% lo considera importante.
Il 57% dei giovani cerca una guida amichevole, affidabile e proattiva, che con pazienza e competenza li formi e li aiuti a scegliere le soluzioni di investimento più adatte a loro e ai loro obiettivi d’investimento. Con un linguaggio semplice, diretto, chiaro e trasparente, anche alla luce delle loro limitate conoscenze finanziarie: 1 su 5 si dichiara infatti interessato al mondo finanziario, ma vuole saperne di più. Inoltre, il consulente finanziario ideale deve anche essere in grado di comunicare attraverso canali moderni, digitali e innovativi.
Il rapporto tra i giovani italiani e il denaro
Secondo la ricerca di Invesco, 4 giovani su 5 riescono a risparmiare regolarmente. Di questi, il 43% accantona i risparmi sul conto corrente e il 34% ricorre a strumenti d’investimento.
Nel breve periodo, il 39% dei giovani italiani intende risparmiare per il futuro, il 35% mira a investire il denaro il 32% a viaggiare. Nel lungo periodo, i giovani puntano a: investire (29%), crearsi una pensione (27%), mettere su famiglia (26%) e investire nell’immobiliare (23%). Inoltre i giovani si rendono conto dell’utilità della pianificazione per: risparmiare (84%), realizzare i propri sogni (79%) e vivere serenamente (71%).
Invesco e i giovani
Giuliano D’Acunti, country head Italy Invesco, ha commentato così i risultati della ricerca commissionata a Bva-Doxa: “Dalla ricerca emerge chiaramente come cambino le modalità di comunicazione, ma non i bisogni. I millennial infatti sono molto più attenti e consapevoli della necessità di investire per il proprio futuro di quanto potremmo immaginare.
Se, da un lato, sono ancorati a al bagaglio valoriale tipico della famiglia d’appartenenza, dall’altro guardano con interesse alle nuove tecnologie e alle nuove forme d’investimento. In questo contesto, la figura del consulente finanziario può rappresentare il perfetto punto d’incontro tra il passato e il futuro, un ponte tra generazioni solo apparentemente molto distanti, in grado di colmare il gap, scolastico e istituzionale, sull’educazione finanziaria, il cui peso è ancora troppo spesso sulle spalle delle famiglie italiane”.
Invesco, in collaborazione con Will Media, ha recentemente lanciato un concorso dedicato ai più giovani: una call for ideas dove saranno chiamati a presentare le loro idee di startup a tema EduFinTech. Invesco premierà i vincitori con borse di studio in digital business. “L’obiettivo di Invesco, tramite iniziative come questa, è quello di accelerare il processo di democratizzazione della finanza e renderla maggiormente accessibile anche ai più giovani”, ha concluso D’Acunti.