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Consulenti finanziari, ad aprile raccolta netta per 4 miliardi

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Nel mese di aprile le reti di consulenti finanziari in Italia hanno messo a segno una raccolta netta pari a 4 miliardi di euro, in riduzione di quasi un terzo (-32,3%) rispetto al mese di marzo ma in crescita del 9% rispetto a quanto realizzato ad aprile dello scorso anno.

Consulenti finanziari più attivi nell’amministrato

A trainare il bilancio del mese, rileva Assoreti, l’associazione che rappresenta il settore, sono sempre gli investimenti sugli strumenti finanziari amministrati, in primis i titoli di Stato: il saldo delle movimentazioni è positivo per 3,2 miliardi, di cui 2,4 miliardi in obbligazioni governative. Positivo anche il bilancio delle obbligazioni corporate (482 milioni), dei certificate (234 milioni) e degli exchange traded product (82 milioni) mentre per i titoli azionari si osserva la prevalenza degli ordinativi di vendita (-196 milioni).

La fotografia mensile di Assoreti evidenzia inoltre una ripresa sprint del risparmio gestito, il cui bilancio mensile è tornato in positivo e vale 458 milioni di euro (-467 milioni a marzo), grazie alla raccolta netta realizzata sui fondi comuni di investimento e sulle gestioni individuali che ha compensato i deflussi dal comparto assicurativo.
Si aggiungono le risorse nette confluite su conti correnti e depositi, anch’esse di nuovo in attivo ad aprile, con flussi per 340 milioni (-1,73 miliardi a marzo), probabilmente grazie alle nuove offerte sui tassi di interesse per remunerare la liquidità.

Il bilancio totale da inizio anno è, quindi, positivo per 17,72 miliardi (+0,8% annuo) di cui 19,42 miliardi nell’amministrato (4 miliardi nello stesso periodo 2022) trainato dal collocamento per oltre 12,2 miliardi di titoli di Stato, 1 miliardo nel gestito (7,88 miliardi nei primi quattro mesi 2022) e un valore negativo di 2,76 miliardi nella liquidità (era positiva per 5,66 miliardi nel periodo gennaio-aprile 2022).

Cresce anche il numero di clienti ora pari a 4,791 milioni (+73 mila unità rispetto a fine 2022).

Consulenti, è ancora fuga dall’assicurativo

Anche ad aprile si riscontra la prevalenza tra le reti di consulenza finanziaria delle uscite dal comparto assicurativo; la raccolta netta è negativa per 398 milioni di euro come conseguenza dei deflussi netti riscontrati per i prodotti vita tradizionali (-486 milioni) e per le polizze multiramo (-102 milioni) solo in parte compensati dai premi netti versati sulle unit linked (189 milioni).

La distribuzione diretta di fondi comuni determina volumi netti positivi per 380 milioni di euro. Assoreti conferma la preferenza per gli fondi di diritto estero sui quali vengono realizzate sottoscrizioni nette totali per 364 milioni di euro mentre per i fondi italiani il bilancio è positivo per 17 milioni.
Le scelte di investimento privilegiano i fondi azionari (285 milioni) e quelli flessibili (223); positiva anche la raccolta sugli obbligazionari (32 milioni) mentre si conferma negativa per i fondi bilanciati (-165 milioni).

Saldo positivo anche per le gestioni patrimoniali individuali, con risorse nette per 390 milioni; si conferma il maggiore gradimento per le gestioni patrimoniali mobiliari (362 milioni).

La raccolta netta sui prodotti previdenziali è positiva per 86 milioni.

Secondo Assoreti, il contributo complessivo delle reti di consulenti al sistema dei fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si conferma positivo e pari a 537 milioni di euro, ossia il 19,2% dei volumi rilevati per l’intera industria dei fondi aperti (2,8 miliardi). L’apporto delle reti da inizio anno sale, così, a 2,5 miliardi rispetto ad un dato complessivo dell’industria fondi negativo per 870 milioni, come emerge dall’ultima mappa mensile di Assogestioni.

La classifica per società

Prima per raccolta nel mese è il gruppo Fideuram con 1,294 miliardi, seguono Banca Mediolanum con 768 milioni e Fineco con 661 milioni. Da inizio anno sul podio si posizionano le stesse tre reti: il gruppo Fideuram con 4,45 miliardi, Banca Mediolanum con 3,4 miliardi e Fineco con 2,93 miliardi.