L’articolo fa parte di un lungo dossier “Stargate, investire sul futuro” pubblicato sul numero di febbraio del magazine Wall Street Italia.
In un mondo sempre più interconnesso e veloce non si può lasciare nulla al caso. La forte spinta alla digitalizzazione favorita dall’emergenza sanitaria ha fatto cadere molte barriere e gli italiani hanno recuperato terreno nel gap tecnologico con gli altri paesi. Un processo inarrestabile e destinato a proseguire anche quando saremo tutti vaccinati e si potrà tornare sereni nei propri uffici. I vantaggi sono sotto gli occhi tutti: basti pensare a quanto tempo risparmiato in inutili riunioni, in lunghe trasferte o compiti di routine ora semplificate da procedure digitali. Anche per i consulenti finanziari la svolta tecnologica sembra avere portato numerose opportunità.
Ma in questo nuovo mondo la trasformazione più grande sembra essere quella della caduta delle barriere geografiche. Grazie a una videoconferenza possiamo incontrare i clienti senza uscire dall’ufficio. E senza uscire dall’ufficio possiamo trovarne anche di nuovi. Magari in zone che prima di ora non erano state considerate o ritenute impraticabili.
Per distinguersi nel nuovo mondo servono però nuove competenze.
Non solo quelle digitali ma anche professionali, per fare emergere la propria professionalità in un contesto che può rivelarsi più competitivo. Per capire il valore della competenza e della formazione nell’epoca della digitalizzazione abbiamo parlato con Marco Deroma presidente di Efpa Italia.
Dott. Deroma, la digitalizzazione elimina le barriere della distanza geografica e di conseguenza aumenta la competizione tra i consulenti finanziari. Pensate che in futuro l’attività dei professionisti sia destinata a cambiare?
“Con il forte sviluppo registrato dalla digitalizzazione, lo scorso anno sono cadute molte barriere ritenute prima insormontabili. Grazie alla tecnologia è possibile interagire più facilmente con un professionista che può trovarsi anche in un’altra città, aumentando di conseguenza la pressione sui consulenti. Questo fatto rappresenta un vantaggio per i consulenti che presentano una maggiore formazione professionale in grado di affrontare problematiche più complesse o offrire risposte più sofisticate alle problematiche dei risparmiatori. Voglio anche precisare che, oltre al venire meno delle barriere geografiche, grazie alla tecnologia il professionista ha registrato un aumento della produttività data dal risparmio di tempo negli spostamenti e alla semplificazione degli adempimenti ricorrenti.
La tecnologia è sempre più un elemento imprescindibile per il lavoro del consulente finanziario. A questo punto bisogna però fare una riflessione: se la tecnologia è diventata un elemento imprescindibile c’è un ulteriore passaggio. Il consulente finanziario deve sviluppare le proprie competenze tecnologiche senza limitarsi all’uso del pc, ma per quanto riguarda l’ambito della comunicazione digitale. Con il Covid sta cambiando il modo di comunicare, per essere efficaci sono necessarie nuove competenze specifiche per sostituire quello che prima avveniva con la comunicazione non verbale. Bisogna imparare a essere empatici anche nella comunicazione a distanza”.
Pensate quindi di organizzare dei seminari di aggiornamento sulle modalità di interazione digitale?
“Efpa Italia si sta muovendo su questo fronte, non tanto per quanto riguarda i programmi delle certificazioni, che rimangono focalizzate sulle conoscenze nel campo della pianificazione degli investimenti, ma sul fronte dell’aggiornamento professionale, per permettere ai nostri consulenti certificati di muoversi con successo nella comunicazione digitale.
Stiamo preparando dei seminari online che sono funzionali proprio a questo obiettivo. È un percorso di ulteriore aggiornamento professionale visto che la comunicazione rientra anche nell’ambito delle competenze del professionista della consulenza finanziaria secondo quanto indicato dal legislatore”.
Pensate di predisporre qualcosa per rendere riconoscibili le certificazioni dei consulenti anche nelle interazioni digitali che il professionista intrattiene con i suoi clienti?“
Per rendere più riconoscibili i nostri consulenti certificati Efpa anche negli incontri che avvengono in modalità digitale stiamo mettendo a punto un particolare sfondo che il consulente potrà utilizzare nelle video chiamate nel quale appaiono i certificati acquisiti dal consulente finanziario, come avviene con le certificazioni esibite sulle pareti degli uffici dei consulenti. Si tratta di un elemento di distinzione che permetterà al professionista di avere una leva ulteriore a suo favore nei confronti dei risparmiatori e dei colleghi”.
Come è andata la vostra attività in tema di nuove certificazioni lo scorso anno?
“L’emergenza coronavirus ha sicuramente impattato sulle attività di formazione dei consulenti finanziari. A seguito dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, lo scorso anno abbiamo registrato una flessione del numero di nuovi professionisti che hanno deciso di accedere ai nostri esami. Un trend dettato anche dal fatto che le scuole di formazione non hanno avuto il tempo necessario per adeguare la formazione in modalità a distanza.
Allo stesso tempo, nel corso del 2020 abbiamo registrato un aumento della partecipazione ai seminari di mantenimento delle nostre certificazioni che sono stati erogati completamente in modalità online. Alla fine del 2020 in Italia sono 6.786 i professionisti della consulenza finanziaria in possesso di una delle nostre certificazioni. Un numero importante se si considera che dal 2017 il numero dei consulenti certificati è quasi raddoppiato, segno che l’importanza di questo percorso di formazione è sempre molto sentito”.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2021?
“Per il 2021 ci aspettiamo di tornare ai livelli del 2019 per quanto riguarda il numero di nuovi consulenti finanziari che accedono agli esami per le nostre certificazioni professionali. Naturalmente i percorsi di formazione e gli esami avverranno tutti in modalità digitale a distanza. Tra le novità per il nuovo anno mi preme ricordare la nuova certificazione ‘EFPA ESG advisor’ nel campo degli investimenti sostenibili, un tema sempre più sentito anche dai risparmiatori italiani. Per questo Efpa Europe si è posta l’esigenza di sviluppare le competenze in questo ambito, un’iniziativa che ha trovato pronto riscontro in Efpa Italia. La sostenibilità entra o sta per entrare nella gestione del rischio, nella costruzione dei portafogli, nello sviluppo dei prodotti e nella profilatura della clientela. Per il primo semestre sono previste altre 5 sedute di esame per questa nuova certificazione dopo la prima che si è tenuta nel mese di gennaio e che ha visto il superamento dell’esame da parte di 26 candidati”.