Il 2021 inizia bene per le reti di consulenti finanziari, abilitati all’offerta fuori sede. Nel primo mese dell’anno, secondo i dati rilevati da Assoreti, si registra una raccolta netta positiva pari a 3,7 miliardi di euro, con una crescita del 4,9% rispetto a gennaio 2020.
Il 61,8% delle risorse nette è investito in prodotti del risparmio gestito, con una valorizzazione più che raddoppiata rispetto all’anno precedente (+126,7% a/a) e pari a 2,3 miliardi di euro. I volumi di raccolta realizzati sulla componente amministrata del portafoglio invece si attestano a 1,4 miliardi evidenziando una dinamica di contrazione (-43,9% a/a) che coinvolge sia l’elemento finanziario del comparto sia la liquidità.
“L’anno inizia con un ottimo risultato di raccolta netta che conferma i trend di crescita del 2020 ed anzi, pur nel prosieguo di un periodo incerto, evidenzia un ulteriore incremento della propensione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (+126,7% a/a). È un’industria sostenibile che cresce con equilibrio e lungimiranza, ponendo al centro del sistema gli interessi dei propri clienti” dichiara Marco Tofanelli, Segretario generale dell’Associazione.
Consulenti finanziari: risparmio gestito e amministrato a confronto
In merito al risparmio gestito, secondo Assoreti la raccolta netta è positiva per 769 milioni di euro (73 milioni a gennaio 2020). Le risorse nette raccolte coinvolgono i fondi comuni di diritto estero, con investimenti netti per 842 milioni, e i fondi chiusi mobiliari sui quali vengono investiti 193 milioni di euro.
Negativo il bilancio sui fondi italiani che segna -264 milioni. Nell’ambito degli OICR aperti (organismi di investimento collettivo del risparmio), gli investimenti diretti in quote privilegiano i prodotti azionari (1,2 miliardi).
Le risorse nette destinate al comparto assicurativo/previdenziale ammontano a 1,1 miliardi di euro (+60% a/a) mentre il saldo delle movimentazioni complessive effettuate sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 443 milioni di euro (+70,5% a/a); la spinta alla crescita arriva dalle GPM con una raccolta netta pari a 296 milioni di euro.
Per quanto riguarda il risparmio amministrato, gli investimenti netti realizzati sugli strumenti finanziari amministrati sono positivi per 117 milioni di euro (-84,4% a/a) grazie principalmente movimentazioni nette realizzate sui titoli azionari (138 milioni) e sugli exchange traded product (158 milioni).
Negativo invece il bilancio per le obbligazioni (-190 milioni) e per i titoli di Stato (-66 milioni).
La liquidità netta mensile confluita su conti correnti e depositi è positiva per 1,3 miliardi di euro (-27,2% a/a) ed è riconducibile in parte al processo di acquisizione di nuova clientela che determina un aumento del numero di risparmiatori, assistiti dai consulenti finanziari, pari a circa 20.600 unità.