L’utilizzo intelligente delle innovazioni tecnologiche sembra essere alla base del successo economico per i consulenti finanziari. E’ quanto si intravede nella filigrana dell’ultima edizione dell’Advisor Authority study realizzato ogni anno dal Nationwide Advisory Solutions.
L’indagine, basata sulle opinioni espresse da 507 consulenti registrati presso la Sec, 514 broker-dealer e 824 investitori, ha mostrato come gli advisor “di successo” (con almeno 500mila dollari di reddito annuo o 250 milioni in gestione) sfruttino con maggior frequenza alcune strategie.
- Minor focus sull’aggiunta di nuovi clienti. Rispetto agli altri colleghi, i consulenti “di successo” si sono affidati meno all’aggiunta di nuovi clienti per incrementare il proprio business (37% contro 46%), mentre è risultata superiore l’implementazione di nuove tecnologie (27% contro 25%), e il consolidamento di tecnologie già adottate (21% contro 15%).
- Sfruttano di più strumenti innovativi. Il 41% dei consulenti “di successo” dichiara di aver implementato nella loro pratica di lavoro l’intelligenza artificiale e il 26% i robo advisor nella loro pratica, rispetto al 27% e al 17% della parte restante degli advisor.
- Maggior sensibilità verso gli interessi del cliente. I consulenti di maggior successo sono convinti con maggior forza (82% contro 74%) che negli Usa dovrebbe esserci uno standard fiduciario federale valido per tutto il settore, mentre attualmente le definizioni divergono i fra vari stati americani.
- Più relazioni dirette col cliente. La tecnologia, infine, è stata maggiormente sfruttata dai consulenti “di successo” per offrire maggiori servizi al cliente fra cui: disporre di più tempo per concentrarsi sulle relazioni individuali (35% contro 28%), proteggere meglio i clienti dal rischi del mercato (33% contro 26%) e fornire ai clienti una pianificazione più olistica (25%).