Si avvicina la fine del ciclo economico e delle strette monetarie della Fed. È l’opinione espressa in un’intervista concessa a Wall Street Italia da Andrea Baron, Managing Director di MFS. Il manager ha parlato durante l’edizione 2019 di ConsulenTia, andata in scena a Roma dal 5 al 7 febbraio. L’evento, organizzato da Anasf, è arrivato al sesto anno e in questa occasione ha preso il titolo di “Protagonisti della Crescita“.
Baron ha osservato che “il 90% delle classi di asset hanno chiuso in negativo nel 2018, uno scenario “quasi apocalittico per il nostro settore“, dove la diversificazione non ha funzionato. Detto questo, nella fase più difficile dell’anno, quella finale, MFS si è posizionata in maniera più difensiva del resto del mercato e la strategia si è rivelata vincente.
Per farlo il gruppo si è affidato a una strategia che ha sempre funzionato per MPS, come si è visto anche a fine 2018: “l’analisi dei fattori tradizionali dei cicli economici“. È questa e non la questione su cosa faranno i mercati del 2019, che bisogna porsi per investire.
Con il 2019 c’è stato il grande ritorno dell’azionario, ma “vediamo – rileva Baron – una serie di fattori che ci indicano l’avvicinarsi della fine del ciclo economico“. Dal punto di vista obbligazionario sarà un anno molto interessante. MFS non prevede un rialzo dei tassi, fine del ciclo di strette monetarie negli Stati Uniti.