Il tema del passaggio generazionale è sempre caldo nella consulenza finanziaria, dove i giovani under 40 sono meno degli over 50. Eppure le opportunità di carriera nel settore non mancano, ci ha spiegato Sondra Ferri Marini, head hunter specializzata in private banker e consulenti finanziari. Riccionese, 54 anni, sin dall’infanzia ha sempre avuto la predisposizione al commerciale ed una grande attenzione ai dettagli. Verso i 30 anni, è stata assunta da un’azienda di servizi per una campagna di telemarketing mirata al reperimento di nuovi clienti per un private di Banca Generali. Da li ha avviato la sua carriera nell’head hunting. Con lei abbiamo parlato dei pro e i contro di una carriera nella consulenza finanziaria per i giovani.
Perché un giovane dovrebbe intraprendere la carriera del consulente finanziario?
Un giovane dovrebbe intraprendere questa carriera per molti motivi secondo me.
Il primo è la chiusura delle filiali bancarie sempre più diffusa porta i risparmiatori a doversi rivolgersi altrove: meglio di un consulente finanziario non saprei a chi rivolgermi. E’ un mondo avvincente e ricco di soddisfazioni e alla ricerca di giovani professionisti da formare e da avviare ad una carriera proficua e duratura. Le reti di consulenza finanziaria stanno cercando di formare sempre più giovani a fronte di una richiesta sempre più forte. Un settore con una domanda forte, costante e tante possibilità di carriera.
Quali sono i pro e contro di questa professione?
I pro sono carriera, successo, soddisfazione economica per sé e la propria famiglia, oltre a gestione del proprio tempo e quindi qualità di vita. Inoltre, provvedere a gestire assieme al cliente le risorse economiche dello stesso al meglio credo sia una delle più grandi soddisfazioni esistenti.
I contro sono sacrifici, studio, ricerca. Per essere un bravo consulente finanziario occorrono dedizione, studio e formazione continua. Il cliente ti cerca sempre, quindi devi essere sempre disponbile ma io lo vedo come un pro, più che un contro. Amerei essere sempre nei pensieri del mio cliente, coinvolta nella vita degli stessi al punto di essere un punto di riferimento costante.
Quali competenze occorrono ai giovani che vogliono diventare consulente finanziario?
Innanzitutto la passione. Occorre un amore spassionato per il mondo finanziario. E’ indispensabile la conoscenza quindi studiare e formarsi costantemente e continuamente. Servono la dedizione, il carisma, l’affidabilità, l’empatia e lo spirito di sacrificio perché è una vita di formazione continua e costante. Bisogna essere una persona sicura e trasmettere questo ai colleghi e clienti. Anche abilità e tecnica sono essenziali.
Quale formazione specifica si sente di suggerire ai giovani?
Non mi sento di consigliare una formazione specifica, se non l’iscrizione all’albo dei consulenti finanziari e ogni corso Efpa. Poi ben vengano la laurea in Economia e Scienze Bancarie.
Pensa possano essere utili anche esperienze lavorative estive o parallelamente agli studi?
Sembrerò monotona, ma credo che un giovane che voglia intraprendere questa carriera debba concentrarsi costantemente sull’informazione finanziaria. Non dedicherei tempo ad esperienze lavorative estive o altro ma solo formazione e formazione. Faccio un esempio. Mio figlio maggiore ha 32 anni, è un controller. Nonostante le due lauree, lui continua da anni a studiare continuamente e costantemente la sua materia. E’ un giovane preciso e metodico e vuole formarsi al punto tale da essere informato in ogni dettaglio sulla sua professione. Lo fa continuamente con corsi e acquista ogni libro possibile e immaginabile. Viene ricercato da molte aziende e ha un curriculum invidiabile per questo.
Cosa suggerisce ai giovani consulenti che entrano a valle di un passaggio generazionale da parte di un consulente più senior?
Ai giovani che entrano in formazione di un passaggio generazionale dico questo: tenete le orecchie aperte sempre. Ascoltate e fate vostra sempre e continuamente ogni cosa che i colleghi senior vorranno insegnarvi. Siate umili e immagazzinate ogni informazione possibile. Ascoltate anche i clienti che nel tempo conoscerete. Fate esperienza, leggete e studiate sempre, perché se io vedo veramente com’è la vita di un consulente finanziario. Uno dei miei clienti più importanti è un professionista abbastanza giovane. Umile, dedito al lavoro più di qualunque altro. E’ partito da zero e ora gestisce un patrimonio personale di 300 milioni di euro. Io stimo veramente quest’uomo perchè secondo me è il risultato di un lavoro continuo perpetuato nel tempo.
Come ho scritto sopra, credo che riuscire a gestire insieme alle famiglie le risorse economiche tramite una pianificazione finanziaria sia quanto di meglio la stessa famiglia possa e debba avere. Creare le risorse per avere una vita decorosa, viaggi ,risparmi per gli studi e pianificazione per la vita pensionistica debba essere propria di ogni famiglia. Si fa poca consulenza finanziaria oggi. Ma è quella che permette alle famiglie di vivere sereni.
Il consulente finanziario permette tutto questo. Di offrire al cliente una vita serena e tutelata.