ROMA (WSI) – “Io mi ero tenuto un tesoretto, avevamo studiato alcune misure, me le sono dovute rimangiare. Abbiamo un po’ masticato amaro… Ma siamo vincolati”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, ospite di Repubblica.it, nel commentare la possibilità di un bonus per gli incapienti che era stato considerato tra le opzioni del governo nell’utilizzo del tesoretto da 1,6 miliardi, prima della sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma Fornero.
Sulla restituzione delle pensioni: “La sentenza della Consulta non dice che bisogna pagare domani tutto. Dice che il governo può intervenire, ma sappia che se interviene in quel modo è incostituzionale. Può darsi che la sentenza offra dei margini, studieremo le carte nel dettaglio, lo sappiamo dal 30 aprile. Prendiamoci il tempo necessario per evitare di fare degli errori come chi ci ha preceduto”.
E sul reddito di cittadinanza: “Mi pare che di concreto dai 5 stelle ci sia poco, avevano detto: ‘discutiamo sull’Italicum’, ma hanno scelto l’Aventino… Il reddito di cittadinanza per tutti è una follia, intervenire contro la povertà è una cosa su cui stiamo lavorando ma per il prossimo anno”.
“E’ chiaro che l’Italia ha una pressione fiscale troppo alta – ha aggiunto Renzi a proposito di una riduzione delle tasse – ma finchè non ho la certezza non prometto niente, specie in campagna elettorale…”.