Economia

Conte, a Bruxelles “a testa alta, ma non scriteriati”

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In Europa il governo presenterà il suo piano economico “a testa alta” ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il premier Giuseppe Conte: “Io non ho chiesto nessun atteggiamento di favore, abbiamo anticipato le linee direttive, ma non ho mai chiesto una concessione: ci presenteremo con un programma serio, coraggioso, che tuteli i nostri interessi, saremo molto seri, duri, rigorosi ma non irragionevoli e scriteriati”. La Legge di Bilancio, che secondo alcune stime potrebbe richiedere risorse per 100 miliardi se ciascuna delle promesse fatte dall’esecutivo venissero realizzate, si scontra con un quando di stabilità finanziaria che il ministro dell’economia Giovanni Tria si è detto più volte determinato a garantire.

“Sul tema delle risorse il governo del cambiamento non può inventare gli strumenti di una manovra”, ha chiarito su questo punto il premier, “le risorse sono ricavate da un’attenta opera di ricognizione degli investimenti attualmente programmati e delle spese. Non andremo a toccare settori strategici come sanità, scuola, ricerca perché assicurano una prospettiva di sviluppo. Una fonte di risorse sarà un riordino delle tax expenditure, le agevolazioni, anche con una ridefinizione molto organica di queste agevolazioni”.

Sulle grandi opere come Tav e Tap il presidente del Consiglio ha fatto sapere che la fase di valutazione di costi e benefici, di riesame, è ancora in corso. Solo al termine Conte si “farà latore di una posizione univoca”.

 

Per quanto riguarda la polemica sulla presidenza della Rai, Conte ha detto di ritenere la figura di Marcello Foa, già indicato da Lega e M5s per ricoprire il ruolo, “di gran valore, ha un curriculum professionale di tutto rispetto. Ritengo sia una persona assolutamente adeguata, un professionista serio, responsabile e adeguato per come l’ho valutato sul piano curriculare”.