I soggetti autorizzati ad accedere all’anagrafe tributaria sui conti correnti bancari per effettuare delle indagini aumenteranno. Lo ha prefigurato il Consiglio dei ministri lo scorso 5 agosto, nei Principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva Ue 2019/1153.
Conti correnti: chi potrà accedere per le indagini
L’obiettivo del decreto, ancora in attesa di realizzazione, sarà “agevolare l’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati”. In particolare, i nuovi strumenti consentiranno di riconoscere con più facilità i fenomeni di riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e di scambiare le informazioni rilevanti anche con gli stati membri che ne facciano specifica richiesta.
Oltre al Nucleo di polizia tributaria e alla Direzione investigativa antimafia (Dia), potranno aggiungersi ai soggetti legittimati ad accedere al registro nazionale dei conti bancari anche l’ufficio nazionale per il recupero dei beni (Aro), l’autorità giudiziaria e gli ufficiali di polizia giudiziaria, il ministero dell’Interno, il Capo della polizia, i questori ed il direttore della stessa Dia.
Il governo ha stabilito che, nell’esercizio della delega, l’accesso alle informazioni sui conti bancari siano siano concessi “quando tali informazioni e analisi finanziarie siano necessarie per lo svolgimento di un procedimento penale o nell’ambito di un procedimento per l’applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali”.
Fra le altre novità in arrivo previste, per incrementare la collaborazione fra stati membri nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, viene stabilito che la Dia e la Guardia di Finanza potranno trasmettere alle autorità estere, dietro specifica richiesta, le informazioni ottenute dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (Uif). In seguito al recepimento della direttiva, anche gli scambi di informazioni bancarie con l’Europol potranno essere intensificati.
Verrà estesa, infine, la lista dei reati presupposto (collegati al riciclaggio e autoriciclaggio) che permettono di facilitare l’accesso e la trasmissione dei dati bancari: saranno incluse anche le contravvenzioni ( e reati colposi.