Conti correnti: crescono i costi delle operazioni online. I consigli per risparmiare
Come sono cambiati i costi dei conti correnti nell’ultimo anno sia online che tramite sportello è l’oggetto di uno studio realizzato dall’associazione Altroconsumo. Lo studio nel dettaglio è andato a indagare su tre profili tipo di correntisti diversi tra quelli individuati da Banca d’Italia (giovane, famiglia con operatività media, anziano con operatività media).
Così emerge che i costi per i conti correnti con le operazioni online sono aumentati fino al 15%. Per quanto riguarda invece i conti correnti usati allo sportello, emerge un andamento piuttosto stabile con un lieve risparmio per i giovani (1%) e un lieve aumento per famiglie e anziani (2% e 3%).
Conti correnti: quali sono i costi da considerare
Prima di precisare quali sono aumentati, è bene indicare nel dettaglio quali sono questi costi dei conti correnti, distinguendo tra fissi e variabili.
Tra i costi fissi del contro corrente troviamo:
- canone mensile del conto corrente e quello annuale della carta di debito e della carta di credito, se chiesta alla stessa banca.
- spese di gestione del conto titoli
- spese di liquidazione interessi, che le banche applicano alla chiusura dell’anno per tirare le somme tra giacenze, interessi attivi, spese e interessi passivi
- spese di comunicazione, per estratti conto e comunicazioni di trasparenza, e il canone dell’home banking ( è bene sottolineare che non tutte le banche applicano tutti questi costi, in alcuni casi potrebbero anche essere tutti a zero).
I costi variabili dipendono dalle operazioni che si fanno. Ci sono le commissioni per i bonifici, quelle applicate ai prelievi agli sportelli di altre banche e quelle per i pagamenti Cbill o pagoPA. In genere più operazioni si fanno più questi costi salgono.
Altra voce di spesa da considerare è quella costituita dalle commissioni e dagli interessi sullo scoperto di conto: i soldi che la banca chiede quando si va in rosso. L’alternativa è il fido (una somma che la banca ti mette a disposizione oltre la tua giacenza) sul quale gravano comunque dei costi.
Infine non vanno dimenticate le tasse, ossia imposta di bollo fissa di 34,20 euro l’anno su giacenze medie superiori ai 5.000 euro e la ritenuta del 26% sugli interessi eventualmente maturati.
Conti correnti: quanto sono aumentati in un anno
Lo studio di Altroconsumo sottolinea che confrontando l’indicatore di costo complessivo del 2021 rispetto a quello del 2020, emerge che per tutti e 20 i conti considerati i costi sono aumentati per quasi tutti i profili. Dividendo i costi dei conti correnti con operazioni a sportello da quelli con operazioni online, per capire quali erano aumentati maggiormente, gli aumenti più consistenti hanno riguardato i costi dei conti con operazioni online, cresciuti dall’11 al 15%, a seconda dei profili, rispetto allo scorso anno. Alcuni conti che erano a costo zero per l’operatività online non lo sono più, in qualche caso il costo è letteralmente raddoppiato. I costi dei conti con operazioni a sportello crescono meno, ma restano comunque ben più alti rispetto all’online.
Ma non solo costi. L’indagine si è soffermata anche sul quantificare il grado di soddisfazione sulle banche presso un nutrito campione di soci, per capire quali istituti incontrano maggiormente il favore dei clienti e per quali aspetti specifici. Hanno risposto in 32.655, consentendoci di stilare una classifica di 63 istituti e capire quali rispondono meglio alle esigenze dei clienti.
Ebbene, i costi non sono l’unico elemento di valutazione di un istituto di credito. La soddisfazione per la qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalla banca ha anch’essa un ruolo rilevante. Trasparenza, costi percepiti, servizio clienti e home banking sono i quattro parametri che i soci hanno valutato puntualmente, oltre a un giudizio sulla soddisfazione complessiva. Quello che è emerso è che le migliori (Banca Popolare Etica, N26, Fineco, Widiba, Banca Fideuram, Banca Mediolanum), tutte con un punteggio di soddisfazione complessiva superiore a 80 su 100, sono le banche alternative, in alcuni casi con operatività solo online, apprezzate soprattutto per la trasparenza e per l’home banking. Gli istituti con più sportelli sul territorio invece, pur sostanzialmente promossi dai clienti, si trovano decisamente più in basso nella classifica generale, penalizzati soprattutto dai costi: nessuno merita una valutazione complessiva a cinque stelle.
Come per risparmiare sul conto
Detto ciò, tentare di contenere i costi del conto corrente è possibile. Seguendo questi piccoli accorgimenti:
- Leggi il “Riepilogo delle spese” che la banca ti manda a inizio anno per capire quali e quante operazioni hai fatto l’anno precedente e quanto ti sono costate.
- Preleva contante solo dagli sportelli ATM della tua banca per evitare commissioni.
- Operare online rimane comunque meno oneroso che rivolgersi allo sportello: preferisci l’home banking.
- Lo scoperto di conto corrente ha costi ingenti. Se ti capita spesso di andare in rosso, ti conviene chiedere un fido alla banca.
- Non lasciare troppa liquidità sul conto per evitare l’imposta di bollo.
- Scegli la banca più conveniente per ciascun prodotto. Carta di credito, mutuo, prestiti si possono sottoscrivere anche altrove, senza l’obbligo di aprire un conto nella banca che te li concede.
- Controlla sempre le comunicazioni della banca. In presenza di corpose modifiche alle condizioni può convenirti chiudere il conto entro 60 giorni alle vecchie condizioni e andare altrove.