Società

Conti correnti: scattano adesso i nuovi controlli della guardia di finanza. A cosa stare attenti per evitare spiacevoli sorprese

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Scovare coloro che non pagano le tasse e permettere così alle casse dello Stato di rimpinzarsi. Questo l’obiettivo del Fisco che sta passando al setaccio i conti correnti degli italiani. Un lavoro certosino reso possibile grazie all’incrocio tra varie banche dati, tra quelle in possesso dell’Anagrafe tributaria a quelle in mano alla Guardia di Finanza.

Conti correnti: scattano adesso i nuovi controlli della guardia di finanza. A cosa stare attenti per evitare spiacevoli sorprese

La novità è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In particolare, grazie agli algoritmi l’Agenzia delle Entrate crea due «dataset», cioè due liste: una di analisi per verificare, applicando tecniche e modelli di analisi coerenti con i criteri di rischio prescelti, la presenza di rischi fiscali, individuando il gruppo di contribuenti che sulla base delle analisi del software risulta a rischio evasione e un’altra  di controllo, che comprenderà le posizioni fiscali dei contribuenti, «caratterizzate dalla ricorrenza di uno o più rischi fiscali, nei confronti dei quali potranno essere avviate le attività di controllo ovvero le attività volte a stimolare l’adempimento spontaneo.

I controlli scattano in automatico quando il contribuente effettua spese superiori al 20% del reddito dichiarato. È indispensabile, quindi, essere molto accorti quando si effettuano bonifici e altri movimenti bancari, per evitare di finire sotto la scure del Fisco. I contribuente, poi, deve stare molto attento anche al trasferimento di denaro dal proprio conto ad un altro. Qualora il motivo del movimento non dovesse risultare chiaro, il Fisco potrebbe procedere con ulteriori controlli per poi chiedere al cittadino delucidazioni.

Nel mirino del Fisco anche il modello ISEE, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente, lo strumento che misura la capacità reddituale di un nucleo familiare. Dal 1° gennaio 2020, con l’avvio della DSU precompilata in via sperimentale, sono partiti i controlli sui conti correnti dichiarati dai contribuenti.

Nello specifico, gli occhio del Fisco sono puntati su saldo e giacenza media di conti correnti, libretti postali e depositi. In particolare si passeranno al setaccio  omissioni e difformità riguardanti il valore del patrimonio mobiliare complessivo del nucleo familiare.