Le banche italiane presentano costi maggiori sia se optiamo per l’internet banking, sia per le operazioni in filiale tanto che affidare i nostri risparmi a una banca estera attiva anche in Italia conviene di più rispetto a scegliere un istituto di credito nostrano.
Così rende noto l’ultima indagine SosTariffe.it che ha stimato le disparità di costi bancari sostenuti dai correntisti delle une e delle altre, considerando tre diversi profili di consumo, single, le coppie e le famiglie con figli.
Uso del conto corrente: chi paga di più?
Lo studio prende in esame anzitutto l’utilizzo tradizionale del conto corrente, quindi le operazioni in filiale, prelievi allo sportello e tramite gli ATM. Questi servizi bancari costano in media sempre di più nelle banche italiane rispetto a quelle estere. In media un single spende ogni anno 78,32 euro con un istituto di credito italiano e soli 65,70 euro con una banca straniera.
Le più penalizzate invece sono le coppie visto che un conto corrente in una banca italiana costa loro 91,73 euro l’anno, a fronte di soli 64,60 euro in banche estere, quindi 27 euro in più. Va male anche alle famiglie, che per accedere agli stessi servizi spendono 105,50 euro in un anno per depositare i propri risparmi in banche italiane e invece 79,10 euro, quindi molti meno, in istituti di credito stranieri.
Internet banking: le famiglie le più penalizzate
Chi poi sceglie l’internet banking di una banca italiana spende circa 20 euro in più a un single (che in una banca italiana spende in media 48,15 euro annui e in una estera 28,61). Le coppie spendono invece circa 25 euro in più (con una spesa annua nelle banche italiane di 65,65 euro e di 40,86 euro in istituti esteri). In caso invece di utilizzo misto (tradizionale e telematico insieme) del conto corrente, preferire una banca italiana ai single viene a costare 21,62 euro in più (con una spesa di 62,35 euro annui nelle banche italiane e 40,73 nelle banche estere).
Alle coppie 26 euro in più (con una media di 81,47 negli istituti di credito made in Italy e 55,49 euro nelle banche estere). Chi ne risente di più sono come al solito le famiglie, che arrivano a spendere ogni anno 28,29 euro in più (89,74 con una banca italiana e 61,46 con una straniera).
Il costo delle singole operazioni: quali salgono
Lo studio di SosTariffe.it poi esamina nel dettaglio le singole operazioni bancarie. Partendo dal singolo movimento allo sportello, le banche italiane ci fanno pagare in media 1,74 euro e quella estere un euro.
Così per i bonifici, disposti in filiale, nelle banche italiane si spende 3,77 euro, in quelle estere 3,33. Per il prelievo Atm dalla propria banca, gli istituti italiani impongono una commissione media di 1,52 euro, a fronte di soli 0,45 euro delle banche estere.
In caso invece di prelievi di contante dallo sportello, in Italia si paga una commissione più bassa (pari a 1,80 euro), rispetto agli istituti di credito stranieri che invece penalizzano chi si reca in banca a ritirare materialmente i soldi (imponendo una commissione di 3,50 euro).
I clienti delle banche italiane risparmia di poco anche sui versamenti di contanti e assegni, che costano 0,96 euro a fronte di 1 euro nelle banche estere e sul costo del singolo assegno (0,27 euro nelle banche italiane e 0,83 in quelle straniere).
Ma è il canone annuo del conto corrente che rivela le maggiori differenze: n media il fisso annuale richiesto dalle banche italiane è di 35,26 euro, a fronte di soli 12 euro pretesi dagli istituti di credito esteri. Risultano meno convenienti anche i canoni annui delle carte di credito, che in Italia costano 6,85 euro in più (34,85 per le banche nostrane e 28 per quelle estere).