Il primo passo verso una societa’ completamente digitale e’ stato fatto.
La Camera americana ha approvato a grande maggioranza un decreto sulla firma elettronica, dando ai contratti online la stessa validita’ giuridica di quelli cartacei.
Ora il decreto deve essere approvato dal Senato e ratificato dal presidente Clinton, ma ci si aspetta che la firma elettronica entri in uso dal primo ottobre prossimo.
I consumatori, in questo modo, sono autorizzati ad aprire conti online con le case di brokeraggio, richiedere un mutuo e ‘firmare’ un contratto di compravendita senza la necessita’ di ricevere prima un documento cartaceo.
La firma elettronica in realta’ non ha nulla a che fare con l’autografo che si pone in calce a un contratto. I documenti assumono valore legale quando le parti completano una serie di passaggi tesi ad accertare che vi sia un consapevole assenso, sul modello di quanto gia’ avviene per gli acquisti su Inernet.
La digitalizzazione della firma promette quindi un’accelerazione dei procedimenti e una crescita del commercio online, eliminando la tempo stesso la montagna di documenti cartacei che ancora sono necessari per completare gli accordi tra le parti.
Per alcune transazioni piu’ soggette a frodi, quali adozioni, testamenti, annullamento del servizio di assistenza sanitaria e fallimento, e’ ancora indispensabile avere tutto ‘nero su bianco’, anche se molti prevedono che arrivera’ presto il giorno in cui un imprenditore sara’ in grado di costituire una societa’, chiedere prestiti per finanziarla e fare ordini senza lo scambio di un singolo documento cartaceo.
Il decreto aiutera’ le industrie del commercio elettronico a risparmiare centinaia di milioni di dollari sulla spedizione e l’archiviazione di contratti e sara’ d’incentivo per quelle della sicurezza online chedovranno sviluppare tecnologie piu’ sofisticate per garantire la privacy della transazione.
D’altro canto, pero’, i tempi della Rete, dove tutto avviene in tempo reale, non lascieranno spazio a eventuali dubbi o ripensamenti dell’ultimo minuto.