Dopo una lunga negoziazione per i 270 mila bancari italiani c’è il nuovo contratto che prevede un aumento lordo per gli stipendi mensili di 435 euro a livello medio (3 area, 4 livello). Per le lavoratrici e i lavoratori del settore si tratta di un incremento del 15% della retribuzione a regime, reso possibile dal forte balzo della redditività messo a segno dagli istituti italiani nell’ultimo periodo. Il nuovo contratto siglato dall’Abi, Intesa SanPaolo e le Organizzazioni Sindacali (Fabi, First Cisl, Fisac Cigl, Uilca, Unisin) estende la propria validità fino al marzo 2026.
Le nuove retribuzioni
Secondo gli accordi raggiunti la prima tranche dell’aumento sarà versata già nella busta paga di dicembre 2023. L’importo definito è di 250 euro. Seguiranno una seconda di 100 euro a settembre 2024, una terza di 50 euro a giugno 2025 e una quarta di 35 euro a marzo 2026.
Sempre a dicembre saranno corrisposti gli arretrati dal 1° luglio 2023 per un importo di 1.250 euro (3 area, 4 livello). Anche la tredicesima mensilità aumenterà di 250 euro. Previsto anche il ripristino pieno della base di calcolo del Tfr, ridotta nel 2012, con decorrenza da luglio 2023.
Nella tabella di seguito gli aumenti per tutte le categorie professionali del settore bancario.
Nuovo orario di lavoro
Tra le principali novità del nuovo contratto è previsto anche, dal 1° luglio 2024, una diminuzione dell’orario di lavoro di 30 minuti settimanali a parità di retribuzione a 37 ore settimanali.