La fusione Time Warner – EMI, annunciata ieri e comunicata nei dettagli questa mattina, sta creando varie voci speculative.
Secondo il Daily Telegraph il gruppo tedesco Bertelsmann starebbe preparando una controfferta da 6 miliardi di sterline per la EMI, un modo per evitare che si formi il più grande gruppo di produzione musicale del mondo.
Ma la società tedesca, secondo la Reuter da Francoforte, ha negato il progetto categoricamente dichiarando che non faranno alcuna contromossa. Secondo il quotidiano britannico, invece, già sabato Bertelsmann avrebbe contattato la Emi per discutere e valutare una controfferta. Una fusione che era già stata discussa dai due gruppi nell’ottobre del 1998.
Il gigante discografico che nascerà dall’unione paritetica della Time Warner e della EMI avrà, secondo le stime, un fatturato di oltre 8,3 miliardi di dollari (circa 16000 miliardi di lire).
E dopo la fusione AOL – Time Warner potrà sfruttare al massimo le possibilità della diffusione della musica via Internet.
Gli azionisti EMI riceveranno un pagamento straordinario di una sterlina per azione, e Warner Music sborserà ai soci Emi oltre un miliardo di dollari.
A Time Warner, nel consiglio di amministrazione, spetteranno sei consiglieri contro i cinque della Emi. L’operazione dovrebbe far risultare sinergie per oltre 1500 miliardi di lire l’anno.