NEW YORK (WSI) – L’austerità sta avendo degli effetti nocivi sulla salute dei cittadini europei e nordamericani, aumentando il tasso di suicidi, depressione e riducendo l’accesso alle medicine.
Queste sono le conclusioni di un’analisi condotta dall’università di Oxford e da quella di Stanford. Secondo gli studiosi, durante la “grande recessione” di questi anni ci sono stati più di diecimila suicidi e almeno un milione di casi di depressione.
In Grecia il taglio dei servizi di prevenzione dell’Hiv ha coinciso con una crescita del 200 per cento dei casi di aids. Il paese ha anche subìto la prima epidemia di malaria dopo decenni.
Più di cinque milioni di cittadini statunitensi hanno perso l’accesso all’assistenza sanitaria durante l’ultima recessione, fanno notare i professori, mentre oltre diecimila persone sono diventate senzatetto a causa delle politiche di austerità del governo britannico.
“Il peggioramento della salute dei cittadini non è una conseguenza inevitabile della recessione. È una scelta politica”, ha dichiarato il professore dell’università di Stanford Sanjay Basu.
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