NEW YORK (WSI) – Come ha sottolineato di recente il numero uno della Fed di San Francisco John Williams uno strano fenomeno cui stiamo assistendo e’ il fatto che il balzo esponenziale delle operazioni di credito e debito sia accompagnato dall’incremento del cash accumulato.
Ma allora, viene da chiedersi, dove vanno a finire tutti quei contanti? La risposta e’ celata nelle banconote dal taglio piu grande. Gli analisti di BofA Merril Lynch chiedono alle autorita’ d’Europa come mai la banconota da 500 euro (il maggiore taglio in circolazione nel blocco a 17) resta cosi’ tanto richiesta.
Non e’ una buona notizia per le banche centrali del mondo, che stanno finendo le munizioni di politica monetaria per imprimere velocita’ alla circolazione di soldi (e delle spese) in tempi di recessione.
La proposta della banca Usa e’ molto semplice: mettere al bando la banconota da 500 euro, costringendo le persone che agiscono nell’ombra accumulando tagli di quel tipo a uscire allo scoperto e mettere cash in circolazione, spendendo.
Una misura simile ha tutto l’aspetto di un nuovo “controllo di capitale” che limita le liberta’ individuali, andando contro il diritto di tutti a mettere in cascina i risparmi e tenere i soldi liquidi alla larga da un sistema bancario malato.
In Usa e in Europa le banconote dal valore piu’ alto continuo a venire accumulate. E’ un classico: “Durante periodi di guerra o conflitti socio-politici – spiega il banchiere Williams della Fed – il denaro in contante, in particolare le valuta di un paese stabile, viene percepito come un asset sicuro che puo’ essere facilmente portato via dalla corrente nociva.
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Non e’ quello che le elite e lobby bancarie vogliono, ma il sospetto e’ che l’interdizione della banconota da 500 euro sara’ il prossimo disegno di legge presentato alla Commissione Europea. La Fed e’ preoccupata della situazione e sicuramente lo e’ anche l’Europa.
La quota di dollari Usa detenuti all’estero e’ salita al 56% (prima degli eventi tumultuosi degli ultimi cinque anni) al quasi 66% del 2012. Il grafico in allegato mostra chiaramente il balzo notevole del numero delle valute piu’ preziose. Occorre fare qualcosa, questo e’ evidente. Rimane da vedere chi sara’ il primo a imporre nuovi controlli di capitale.