Società

Controlli fiscali, quali sono i conti correnti più a rischio

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – L’entrata in vigore dei nuovi controlli fiscali ha agitato i sonni degli evasori e generato un po’ di panico fra i titolari di conti correnti. Le verifiche a tappeto esamineranno tutte le nostre mosse finanziarie alla ricerca di movimenti sospetti. Saranno proprio questi a destare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate: i profili con le maggiori incongruenze saranno i primi candidati ad entrare nella lista nera dei potenziali evasori fiscali.

Come è noto, i controlli incrociati si baseranno sulla corrispondenza delle informazioni provenienti da diverse banche dati. Non solo l’istituto di credito presso cui abbiamo aperto il conto corrente o il conto deposito dovranno trasmettere i loro archivi al fisco, ma anche compagnie di telefonia, assicurazioni, gli istituti che emettono le carte di credito e molti altri (il Redditometro comparerà oltre 100 voci di spesa).

Sarà più facile che scattino gli accertamenti se si riscontreranno molte difformità fra il reddito dichiarato e le abitudini di spesa (soprattutto se il loro rapporto supererà il 20%). Ci sono alcuni casi particolarmente a rischio, rispetto ai quali è meglio conservare la documentazione per dimostrare la propria correttezza. Ecco quali sono.

La prima anomalia che salta all’occhio dell’Agenzia delle Entrate è l’improvvisa apparizione o sparizione di grosse somme dal conto corrente. Chi dovesse avere di norma una giacenza medio-bassa farà bene ad avere prove per eventuali accrediti a 3 zeri e, viceversa, chi solitamente disponga di molta liquidità dovrà spiegare come mai da un giorno all’altro non abbia più niente.

Attenzione anche all’uso della moneta elettronica. Chi, giustamente, sfrutta spesso questo sistema di pagamento potrebbe destare sospetti qualora cominciassero a prevalere le transazioni in contanti. Stesso discorso per le operazioni fuori conto: saranno oggetto di esami approfonditi se dovessero aumentare molto rispetto al solito.

Infine, la lente d’ingrandimento del fisco si concentrerà sulle nostre abitudini finanziarie anche dal punto di vista geografico. Tra i “soliti sospetti” entreranno tutti i titolari di diversi conti aperti in diverse città (anche all’estero). Se tutte queste operazioni sono state compiute in modo regolare, niente paura: basterà averne le prove. Correntista avvisato, mezzo salvato.