Mentre il leader della Corea del Nord, Kim Jong-Un, appare più che mai determinato a rendere il suo Paese la “potenza nucleare più forte” al mondo, gli Stati Uniti fanno un passo aventi per tentare di risolvere la crisi con Pyongyang attraverso il canale diplomatico. Il segretario di Stato, Rex Tillerson, ha annunciato in una conferenza stampa che gli Usa sarebbero pronti a parlare con la Corea del Nord senza precondizioni per delineare una ‘road map’ su cui lavorare per superare la crisi.
Un’apertura che avviene mentre Kim Jong-Un mostra i muscoli al mondo. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna, in un discorso pronunciato davanti a chi lavora nel programma balistico di Pyongyang, Kim ha dichiarato che il suo Paese “procederà vittoriosamente e che è destinato a diventare la potenza nucleare e militare più forte al mondo”. Il 28 novembre, Pyongyang ha lanciato un missile balistico intercontinentale (Icbm) in grado secondo gli esperti di raggiungere il territorio continentale degli Stati Uniti.
Intanto, secondo alcuni esperti di intelligence americani, la Corea del Nord non solo procederebbe con il suo programma nucleare e missilistico, ma pare abbia sperimentato la produzione di ordigni con antrace, colera e peste, e che possa arrivare velocemente ad una produzione industriale di agenti patogeni. La rivelazione è del Washington Post, che ricorda come già nel 2006 – cinque mesi prima del primo test nucleare di Pyongyang – l’intelligence Usa inviò un rapporto al congresso secondo cui erano in corso lavori segreti su un’arma biologica.
Il regime, che aveva da tempo ottenuto gli agenti patogeni del vaiolo e dell’antrace, aveva riunito gruppi di scienziati per avviare un programma specifico, ma sembrava non avere alcune delle capacita’ tecniche. Oltre dieci anni dopo, questi ostacoli sembrerebbero essere caduti.