ROMA (WSI) – Il quotidiano inglese “The Telegraph”, citando fonti interne alla Corea del Nord, afferma che la capitale Pyongyang è stata “isolata”, mentre il “leader supremo”, il dittatore Kim Jong Un, non si mostra in pubblico da quasi un mese. Segno che qualche cosa di importante potrebbe essere in corso.
Il Paese ha imposto una serie di divieti sull’entrata e uscita dalla città, che si applicano anche ai cittadini nord coreani e ai residenti della capitale. Un divieto che, secondo il quotidiano britannico, è stato introdotto due giorni dopo una seduta del Parlamento nord coreano in cui il “leader supremo” Kim Jong Un, figlio del “caro leader” Kim Jong Il e nipote del “presidente eterno” non era presente: è la prima volta che Kim Jong Un non presiede la “Assemblea dei Lavoratori” e, normalmente, in caso di malattia il consesso sarebbe stato rinviato.
Le fonti del Telegraph affermano che le ipotesi più credibili sono due: o che sia in corso un tentativo di colpo di Stato o che qualche grave minaccia abbia interessato il dittatore Kim Jong Un. Se si trattasse di un tentativo di colpo di Stato militare, la situazione potrebbe diventare molto difficile, scrivono i commentatori interpellati dal quotidiano.
Kim Jong Un è scomparso da settimane, l’ultima volta che si è mostrato in pubblico è stato ai primi di settembre. E anche la visita inattesa di rappresentanti diplomatici della Corea del Nord a quelli della Corea del Sud ha sottolineato da una parte una imprevista apertura diplomatica dopo otto mesi di chiusura totale, dall’altra l’assenza pesante del “leader supremo”.
A livello ufficiale, Pyongyang nega che Kim sia malato. Ma il fatto che il dittatore, notoriamente entusiasta dello sport, non abbia assistito alla sfilata degli atleti di ritorno dai recenti Giochi Asiatici, ha sollevato ulteriori punti interrogativi. Qualcuno vede poi in Hwang Pyong So, il principale dirigente militare del Paese, una indipendenza mai vista prima: la sua visita in Corea del Sud, in cui ha gestito autonomamente tempi e temi ha posto nuovi dubbi.
Secondo altri osservatori, a prendere il potere de facto sarebbe il Dipartimento di Guida e Organizzazione del Partito dei Lavoratori, che sostanzialmente gestisce le informazioni pubbliche e la promozione esterna del regime, che controllerebbe Kim come un burattino. E anche se non ci sono segni evidenti che effettivamente Kim abbia perso il potere, a molti sembra ovvio che ci sia stato un netto calo nel suo potere politico.