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Corea del Nord pronta a discutere denuclearizzazione con Trump

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Primi segnali di distensione nei rapporti tra Corea del Nord e Stati Uniti. Lo hanno riferito funzionari del governo Usa nella giornata di ieri secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong-un avrebbe confermato direttamente agli Stati Uniti di essere pronto a discutere della denuclearizzazione della penisola coreana durante il prossimo vertice con il presidente Trump.

Si tratta di un elemento di novità, che non ha precedenti. Finora tale disponbilità era stata dimostrata solo nei colloqui con i sudcoreani.

L’apertura di Kim Jong-un non significa che i colloqui avranno necessariamente esito positivo. Pyongyang ha indicato che il progresso verso la denuclearizzazione deve procedere in modo sincronizzato con concessioni diplomatiche ed economiche da parte statunitense.

È dunque possibile che le scadenze temporali della Corea del Nord per ridurre ed eliminare il proprio arsenale nucleare si rivelino più lunghe rispetto a quelle che l’amministrazione Trump è pronta ad accettare.

Fonti della Casa Bianca citate dalla stampa Usa e giapponese affermano inoltre che nei giorni scorsi funzionari d’intelligence dei due paesi hanno tenuto colloqui in un paese terzo, intraprendendo i preparativi in vista dell’incontro tra i due capi di Stato.

Attualmente sarebbe in fase di preparazione un incontro tra il capo della Central Intelligence Agency (Cia), Mike Pompeo, e la sua controparte nordcoreana. Stando all’emittente Usa Cnn, il regime nordcoreano spera di poter ospitare l’incontro tra Trump e Kim Jong-un a Pyongyang, ma il summit potrebbe tenersi anche a Ulan Bator, capitale della Mongolia.