ROMA (WSI) – Nuove minacce dalla Corea del Nord minacciano ulteriormente lo scacchiere geopolitico globale, alle prese con la situazione esplosiva in Medio Oriente, l’accordo con l’Iran in bilico e le elezioni in Nigeria. La possibilità che l’Onu possa aprire una sede a Seoul manda su tutte le furie Pyongyang, pronta a reagire con una “punizione spietata” contro la Corea del Sud e i suoi alleati.
Per la Corea del Nord, l’apertura di una sede dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani sarebbe “una provocazione imperdonabile”; di conseguenza, l’ufficio delle Nazioni unite diventerebbe “un obiettivo” prioritario di eventuali “bombardamenti” nordocoreani.
L’Onu aveva inizialmente proposto l’apertura di una sede nel maggio dello scorso anno, a seguito di un rapporto di una Commissione Onu, che aveva parlato di ripertute violazioni dei diritti umani in Nord Corea “senza paralleli nel mondo contemporaneo”. La Commissione ha parlato di una vasta rete di campi di prigionia, contenenti 120.000 persone, e di casi documentati di torture, esecuzioni sommarie e stupri. I crimini sono stati paragonati a quelli perpetrati dai nazisti, dell’apartheid e dai Khmer rossi.
La sede di Seoul, secondo le fonti potrebbe essere aperta ad aprile.