L’andamento in Borsa sta peggiorando dopo le ultime minacce della Corea del Nord: i commenti di Trump nel fine settimana equivalgono a una “chiara dichiarazione di guerra” alla Corea del Nord, secondo il ministro degli Esteri nordcoreano.
Il ministro degli Esteri Ri Yong Ho ha detto ai giornalisti a New York che dal momento che gli Usa hanno dichiarato guerra a Pyongyang, il regime isolato ha tutto il diritto di prendere le contromisure necessarie. Una delle misure citate è quella di sparare contro i jet e bombardieri strategici americani anche se quando non si trovano all’interno dello spazio aereo della Corea del Nord.
Secondo il ministro degli Esteri nordcoreano la comunità internazionale dovrebbe ricordarsi bene in futuro che sono stati gli Stati Uniti a dichiarare per prima guerra alla Corea del Nord. La Corea del Nord ha di conseguenza il diritto di difendersi.
Il paese comunista, piccolo e isolato diplomaticamente, è diventato con il tempo una potenza nucleare e con gli ultimi test nucleari ha dimostrato di poter sparare missili in grado di sorvolare il Giappone e di avere in mano tecnologie capaci di fare esplodere bombe a idrogeno.
L’azionario americano, sostanzialmente piatto da inizio seduta fatta eccezione per il Nasdaq che già cedeva terreno per via della debolezza di Apple, ha intrapreso la strada dei ribassi. Le perdite sul paniere dei tecnologici sono raddoppiate (ora cede l’1%). Particolarmente colpiti dalle vendite anche i titoli finanziari.
Sui mercati stavolata la retorica della Corea del Nord ha fatto colpo: è scattata immediatamente la corsa ai beni sicuri in un contesto di crescente avversione al rischio. mercato valutario il dollaro Usa si sta indebolendo nettamente nei confronti dello yen. Il Nasdaq nel frattempo è scivolato sotto la media mobile a 50 giorni, mentre l’oro ha preso progressivamente forza (vedi grafici sotto).