SEUL (WSI) – La minaccia alla comunità internazionale arriva dalla Corea del Nord il cui leader Kim Jong Un è da mesi al centro delle attenzioni dei leader di tutto il mondo per i suoi continui test nucleari.
Proprio all’inizio del mese la Corea del Nord ha eseguito il suo quinto e per il momento più potente test nucleare della sua storia, violando le numerose risoluzioni Onu e scatenando le ire e le proteste della comunità internazionale, nonché una nuova condanna del Consiglio di Sicurezza.
Sembra però che il governo della Corea del Sud non stia con le mani in mano e avrebbe pronto un piano per uccidere il dittatore nordcoreano nel caso in cui decidesse di alzare il livello di minaccia nucleare. A rivelare il piano è stato il ministro della difesa della Corea del Sud, Han Min-koo, parlando in Parlamento.
“Seul ha intenzione di utilizzare missili di precisione per colpire obiettivi nemici in diverse zone. E ha anche intenzione di eliminare il leader nemico“.
Per accerchiare ancora di più il dittatore Kim Jong Un, la Corea del Sud ha anche negato categoricamente la possibilità d’inviare aiuti per le zone alluvionate della Corea del Nord, dopo il peggior disastro dalla seconda guerra mondiale come lo ha definito lo stesso governo di Pyongyang.
La giustificazione della Corea del Sud è che l’invio degli aiuti sarebbe l’ennesimo pretesto per il leader nordcoreano Kim Jong Un di assumersi tutto il merito di qualsiasi assistenza che fosse inviata dall’estero.