La disciplina di bilancio e le regole sugli aiuti di stato, che in tempi ordinari impediscono ai vari Paesi di finanziare direttamente le proprie imprese, saranno messe fra parentesi finché l’emergenza coronavirus non sarà rientrata. Lo ha annunciato la Commissione europea nel corso della conferenza stampa tenuta dalla presidente Ursula von der Leyen, affiancata dagli altri vicepresidenti esecutivi: “massima flessibilità” è stata l’espressione calcata dalla presidente. L’esecutivo europeo, inoltre, ha sbloccato 37 miliardi di euro da “fondi strutturali dormienti” che gli stati non erano autorizzati ad utilizzare in precedenza per far fronte, a livello europeo, alle esigenze di tipo sanitario e di sostegno al mondo del lavoro.
Von der Leyen auspica, però, che il mercato unico, e dunque la libera circolazione, possa rimanere funzionante: “Alcuni controlli possono essere giustificati – ha affermato -, ma un divieto generale di viaggio non è considerato efficace dall’Oms e ha un impatto sociale ed economico notevole, oltre a sconvolgere la vita delle imprese e delle persone. Le misure adottate devono essere proporzionate”.
Questo appello si applica anche ai blocchi nella circolazione di materiale sanitario come le mascherine: materiale che secondo la presidente dell’esecutivo Ue “deve arrivare a chi ne ha bisogno”. “L’Ue si impegnerà per accelerare” la produzione, le forniture e il coordinamento”.
Per quanto riguarda l’allentamento delle regole sugli aiuti di stato, nate per garantire la concorrenza leale all’interno dell’Ue, ha parlato la commissaria Margrethe Vestager: “Stiamo lavorando su un nuovo quadro per orientare governi su come usare gli aiuti di Stato per contribuire a stabilizzare l’economia”.
La Commissione sull’Italia
“Siamo pronti ad aiutare l’Italia con tutto quello di cui ha bisogno, in questo momento è colpita severamente dal virus, sosteniamo tutto quello di cui ha bisogno e tutto quello che chiederà. Il prossimo potrebbe essere un altro Stato membro”, ha aggiunto von der Leyen nel corso del suo intervento.
I due commissari responsabili degli Affari economici e Stabilità finanziaria, Gentiloni e Dombrovskis, hanno inviato una comunicazione al ministero dell’Economia nella quale viene precisato che “ogni misura ‘una tantum’ sulla spesa, decisa in relazione alla risposta alla pandemia, sarà esclusa per definizione dal computo del deficit strutturale e non ne sarà tenuto conto quando si valuterà la conformità con lo sforzo fiscale richiesto nell’ambito delle regole esistenti. Inoltre, la Commissione Ue valuterà ogni possibile richiesta sotto la ‘clausola eventi imprevisti’, usando il massimo della flessibilità” prevista dai trattati europei. (in basso il passaggio dell’intervento dedicato all’Italia).