L’incontro del G7 previsto per il prossimo giugno a Camp David (Maryland, Stati Uniti) è stato cancellato dal presidente Donald Trump, che ha proposto di organizzare l’incontro a distanza, in videoconferenza. A informare gli altri leader del gruppo dei Paesi più industrializzati, che include Italia, Germania, Francia, Canada, Regno Unito e Giappone, è stato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow.
Il messaggio dell’amministrazione Trump
“Per consentire a ciascun paese di concentrare tutte le sue risorse sulla risposta alle sfide sanitarie ed economiche di COVID-19 e su direzione del presidente Trump, il direttore del Consiglio economico nazionale e lo Sherpa degli Stati Uniti per il G7 del 2020, Larry Kudlow, ha informato i suoi colleghi che il vertice dei leader del G7 che gli Stati Uniti avrebbero dovuto ospitare a giugno a Camp David sarà ora condotto mediante video-teleconferenza”, ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Judd Deere in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Reuters, che per prima ha riportato la notizia.
I contatti fra i capi di stato, tuttavia, resteranno fitti nei prossimi mesi: “La Casa Bianca ha inoltre informato gli altri membri del G7 che, per portare avanti uno stretto coordinamento, il Presidente riunirà i leader attraverso la teleconferenza video in aprile e maggio, proprio come ha fatto questa settimana” ha aggiunto Deere.
Il coronavirus al centro del dibattito del G7
Quella adottata dal governo americano non può non essere interpretata anche come precauzionale per evitare occasioni di possibile contagio da coronavirus, dal momento che, in occasione di meeting come il G7, i leader dei Paesi sono accompagnati da folte delegazioni di personale.
Dal punto di vista delle tematiche la riunione dei 7 capi di stato e di governo vedrà sul tavolo solo gli aspetti economici della crisi coronavirus, che scavalcheranno tutti altri argomenti che solitamente conquistano spazio in queste occasioni – a partire dal cambiamento climatico.