Gli indici americani non sono stati in grado di mantenere lo slancio e mercoledì sono scivolati al ribasso, tra i timori di guerra e l’aumento dei prezzi del petrolio. Alla chiusura del mercato ieri, l’S&P 500 è scivolato dello 0,63% a 4.602. Nel frattempo, il Nasdaq 100 è sceso dell’1,1% a 15.071, perdendo la media mobile semplice a 200 giorni e rientrando nel territorio di correzione.
Anche nella giornata di oggi i prezzi stanno continuando la loro corsa al ribasso.
Se il conflitto militare nell’Europa orientale non diminuirà in modo significativo nei prossimi giorni, i paesi occidentali sentiranno più pressioni per aumentare le sanzioni economiche a Mosca. Questo scenario potrebbe interrompere ulteriormente i flussi commerciali delle materie prime e aumentare i prezzi dell’energia, rafforzando il ciclo dell’inflazione e quindi la necessità di inasprire la politica monetaria in modo aggressivo.
Con l’incertezza in aumento, il mercato azionario avrà difficoltà a prolungare il suo recente rimbalzo fino a quando non emergeranno altri catalizzatori rialzisti che potranno suscitare interesse all’acquisto e alimentare ulteriori rialzi. In assenza di nuovi driver positivi, l’azione sui prezzi potrebbe iniziare a consolidarsi o, nel peggiore dei casi, a scendere.
ANALISI TECNICA NASDAQ 100
L’indice tecnologico americano è stato venduto nella giornata di ieri quando lo slancio rialzista è svanito. Di conseguenza, il Nasdaq 100 non è riuscito a seguire il rialzo, ruotando al ribasso e scendendo al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni, un segnale decisamente ribassista per il medio termine. Se la pressione di vendita dovesse intensificarsi nei prossimi giorni, il primo supporto è a 14.900, ma un movimento al di sotto di questo minimo potrebbe accelerare il ribasso, esponendo la zona 14.450. Se nessuno dei supporti precedenti dovesse reggere alla pressione sell, un supporto importante è in zona 13.750.
Osservando invece in un’ottica rialzista, affinché il sentimento rialzista migliori, l’indice tecnologico deve recuperare la sua SMA a 200 giorni e raggiungere quota 15.300. Se questo scenario si verificasse, il rialzo potrebbero raggiungere zona 15.650 e se la pressione rialzista dovesse essere importante un’altra zona da osservare è a 16.500, nonché zona di massimo assoluto.
ANALISI TECNICA S&P 500
Anche l’S&P 500 è scambiato al ribasso, attualmente quota al di sotto del livello psicologico di 4.600, un supporto tecnico chiave. A breve termine sarebbe importante vedere come si comporteranno i prezzi nei prossimi giorni, ma se l’indice non riesce a difendere la soglia di 4.600, i venditori potrebbero innescare un grande sell-off, aprendo la strada a un nuovo test vicino a 4.480. Se la pressione sell dovesse essere forte l zona a 4.400 e 4.250 sono sicuramente da tenere in considerazione.
D’altro canto, se i buyers dovessero ripresentarsi e l’S&P 500 rimbalzare dal supporto, la resistenza iniziale appare a 4.635, mentre con ulteriore forza, il prossimo ostacolo sarebbe a 4.750.