BERLINO (WSI) – Anche i tedeschi nel loro piccolo si arrabbiano. Questo il sentimento che emerge guardando il video che ritrae la cancelliera Angela Merkel durante un comizio a Heidelberg, colpita al fianco sinistro dal lancio di pomodori dalla folla giunta per sentire le sue parole.
Nonostante la giacca sporca la cancelliera non si è scomposta e ha continuato a parlare.
“Per me è importante andare proprio in quei posti dove non incontro un’accoglienza favorevole. Molte persone che non condividono il coro di fischi hanno bisogno di incoraggiamento per continuare a dimostrare il loro coraggio civile e difendere la società dall’odio.
Un chiaro segnale che però il malcontento tra i tedeschi che il 24 settembre saranno chiamati alle urne, c’è eccome, malcontento che deriva dalle crescenti diseguaglianze che caratterizzano la Germania di oggi.
La quarta economia più grande del mondo cresce ad un ritmo veloce, il più veloce degli ultimi anni e la fiducia delle imprese ha raggiunto un nuovo record nel mese di luglio. Ma i numeri in realtà nascondono ben altro.
Il paese infatti si trova ad affrontare un problema: disuguaglianze crescenti e potenziali carenze di manodopera. La sua industria leader – quella delle automobili – è stata scossa da uno scandalo sulle emissioni, il dieselgate che ha travolto la Volkswagen e in più da ultimo si parla di un vero e proprio cartello alla tedesca che avrebbe manipolato il mercato fin dagli anni novanta. Il divario tra ricchi e poveri si è allargato dal 1991, l’anno dopo la riunificazione della Germania orientale e occidentale.
E in questi anni a capo della Germania vi era lei, Angela Merkel che si ripresenta alle elezioni e sfida Martin Schulz. Chi andrà al governo dovrà per forza di cose affrontare tale problema: la crescente diseguaglianza che frena la crescita. Non resta che attendere e darci appuntamento al 24 settembre.