Da più di un anno si registra un crescente numero di richieste per gli investimenti sostenibili e responsabili. Le società di gestione stanno cercando di adattare la gamma di prodotti in offerta a questa tendenza. Un passo importante verso l’omologazione dei prodotti finanziari “verdi” lo ha compiuto oggi l’organo esecutivo dell’Unione Europea. La Commissione ha infatti presentato oggi una nuova strategia che punta ad aumentare ancora il ruolo della finanza sostenibile nel portare a riduzione delle emissioni inquinanti nel blocco a 28.
L’idea dietro all’atteso Piano di Azione sulla finanza sostenibile è quella di stabilire una roadmap delle misure da intraprendere per aiutare l’Unione Europea a effettuare 180 miliardi di investimenti aggiuntivi ogni anno: stando ai calcoli delle autorità sarebbe questa somma necessaria per raggiungere l’obiettivo per una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Il maxi piano, che cercherà di aumentare la presenza della finanza ‘verde’ nel retail banking, comprende alcuni dei suggerimenti e delle iniziative già avanzati dal team di esperti “High Level Expert Group” (HLEG) nominato dalla Commissione Europea, l’anno scorso. Il progetto prevede per esempio la creazione di un sistema di classificazione comune per definire quando un investimento si può ritenere sostenibile.
La nuova tassonomia sarà anche utilizzata per creare un sistema di categorizzazione per il settore in tutta l’UE. Riguarderà per esempio prodotti come i bond e altri strumenti finanziari “verdi”, rendendo più facile il compito degli investitori, che riusciranno a individuare dalla “etichetta” gli investimenti che sono in linea con i criteri ambientali prefissati dalle autorità.
In un annuncio controverso, l’UE ha anche segnalato che sarebbe pronta anche a “distendere” i limiti sui requisiti di capitale per le banche che si impegnano in investimenti sostenibili, ma solo “quando questo aiuto è giustificato a livello di prospettiva del rischio”. Questa misura non è stata raccomandata esplicitamente dal gruppo di lavoro HLEG.
Gli investimenti sostenibili non sono da considerare un’opera di carità, shadow fight 3 hack bensì puntano a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo.