Dopo il Covid, si dimostra vitale il sistema imprenditoriale italiano che chiude il terzo trimestre dell’anno con un altro segno positivo all’anagrafe delle imprese grazie anche alla forte spinta degli incentivi come il Superbonus 110%.
Il comparto dell’edilizia negli ultimi due anni ha visto crescere il numero di imprese di quasi 30mila unità, 6mila delle quali nel solo trimestre luglio-settembre di quest’anno e il saldo tra aperture e chiusure nel terzo trimestre 2021 si attesta al di sopra di quota 20mila imprese (per l’esattezza 22.258), una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi del decenno pre-pandemico. Così emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio.
A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state in particolar modo le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo. Proprio il settore delle costruzioni, dice l’analisi, subisce l’effetto dei bonus edilizi e del Superbonus al 110%.
I bonus edilizi nella legge di bilancio 2022
Che i bonus siano importanti, in tal caso vitali, per il comparto immobiliare lo sa bene il legislatore. Non a casa l’ultima legge di bilancio dedica un corposo capitolo alle detrazioni fiscali per interventi in casa.
In particolare per quanto riguarda il superbonus al 110%, la maxi agevolazione fiscale prevista per una serie di spese sostenute e documentate per alcuni lavori eseguiti sul proprio immobile, come interventi di risparmio energetico e di messa in sicurezza sismica, se ne prevede una proroga ma selettiva. Cosa significa?
Per gli interventi realizzati nei condomìni e negli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario, il superbonus sarà prorogato, con aliquote decrescenti, fino al 31 dicembre 2025 ( al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; al 70% fino al 31 dicembre 2024 e al 65% fino al 31 dicembre 2025). Il superbonus per villette e edifici unifamiliari è stato prorogato dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.
Ma non solo superbonus. Il disegno di legge di bilancio 2022 si sofferma anche sugli altri bonus edilizi oggi in vigore. In particolare si prevede la proroga al 2024 della detrazione Irpef al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia con limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare, così anche per l’ecobonus al 50 o 65% per interventi di risparmio energetico come l’installazione di pannelli solari e di finestre comprensive di infissi. Proroga al 2024 anche del bonus verde, la detrazione fiscale al 36% prevista pr chi sistema il verde di casa, balco e terrazzi. Ridotto il bonus facciate che dal 90% passerà al 60%, mentre il bonus mobili, la detrazione fiscale al 50% prevista per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un appartamento già oggetto di lavori di ristrutturazione, sarà rimodulato e il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione, che nell’anno in corso era stato elevato a 16mila euro, scenderà a 5mila euro.
Boom di interventi con il Superbonus 110%: i dati di Enea
Il superbonus al 110% quindi è la grande novità del settore immobiliare e il cui successo è stato testimoniato anche dall’Enea, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile secondo cui, a 31 agosto 2021, sono più di 37mila le richieste finora depositate per lavori su singoli appartamenti e il totale degli investimenti nazionali ammessi a detrazione ha raggiunto i 5,68 miliardi di euro. La Lombardia guida la classifica delle Regioni che stanno usufruendo del Superbonus 110%, seguita dal Veneto con 4.628 cantieri (558 milioni ammessi a detrazione, 413 milioni per lavori realizzati) e il Lazio con 3.704 cantieri (560 milioni di investimenti a detrazione, 362 milioni per lavori realizzati). Fanalino di coda in Italia la Valle d’Aosta, con 67 cantieri, 11,9 milioni ammessi a detrazione e 8,7 milioni per lavori già realizzati.
Per quanto riguarda lavori in condominio, in totale, continua l’Enea, sono stati depositati 4.844 certificati di conformità dei lavori e, ancora una volta, il maggior numero di cantieri aperti (724) sono in Lombardia. Seguono Campania (481) e Emilia-Romagna (456). Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari sono stati depositati 19.072 certificati. In testa si sono Lombardia (2.270), Veneto (1.989) e Sicilia (1.816).
Tra gli immobili “funzionalmente indipendenti” le richieste depositate sono 13.212: guida il Veneto (2.334), a seguire Lombardia (2.122) e Lazio (1.546).