Con l’arrivo della bella stagione e l’emergenza Coronavirus ancora in corso, più di 1 italiano su 2 (il 51,3% pari a 22,5 milioni di individui) è d’accordo con l’introduzione di sistemi di prenotazione per accedere alle spiagge libere nella cosiddetta Fase 2.
Così emerge da un’indagine condotta per Facile.it da mUp research e Norstat secondo cui l’introduzione di un sistema di prenotazione obbligatorio per accedere alla spiaggia, curiosamente conquista molti consensi ai poli opposti del campione anagrafico.
Spiaggia su prenotazione: i favorevoli e i contrari
Ad essere favorevoli soprattutto i più giovani, probabilmente perché non sono intimoriti dalla paventata necessità di prenotazione digitale (tra i rispondenti con età compresa tra i 18 e i 24 anni i favorevoli salgono al 55,1% e al 57% tra chi ha 25-34 anni di età). Ma anche fra gli over 65 il sistema della prenotazione obbligatoria raccoglie parecchi consensi.
Coloro che invece si dichiarano poco favorevoli o del tutto contrari all’idea di dover prenotare un posto anche sulla spiaggia libera è pari al 31%, percentuale che sale al 41% tra gli individui con età compresa tra i 55 e i 64 anni.
A livello territoriale, i meno favorevoli risultano essere i rispondenti residenti nelle regioni del Centro, del Sud Italia e nelle Isole; forse perché abituati a godere in libertà delle spiagge pubbliche, tra loro più di 1 su 3 boccia in partenza il sistema di prenotazione.
Quasi 1 italiano su 3 inoltre (il 32,4%) ha ammesso di non sapere con certezza quali siano le regole da rispettare in spiaggia; percentuale che sale al 44,1% tra i residenti al Nord Est. Il 30,1% dei rispondenti, pari a 13,2 milioni di cittadini, infine ha dichiarato di non sapere se riuscirà a rispettare il distanziamento sociale in spiaggia o, peggio, è già sicuro che non riuscirà a farlo.