Si intravede la luce in fondo al tunnel per la pandemia. Da venerdì 11 febbraio in Italia non sarà più obbligatorio indossare mascherine all’aperto. In arrivo un provvedimento del ministero della Salute, dice il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
Siamo tutti stanchi delle mascherine all’aperto, misura anti covid che però toglieremo da metà febbraio”. Al chiuso “dovrà rimanere visto che è ancora troppo presto per toglierla”. Ci sarà “una transizione con mascherine al chiuso. E prima o poi toglieremo anche quella, ma non è imminente”.
Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri aggiungendo: “Potremo inoltre riaprire attività che sono state particolarmente penalizzate, come le discoteche”. La “transizione sarà fondata sull’utilizzo appropriato della mascherina in luoghi dove serve”. Anche a scuola “la didattica in presenza si fonda sempre di più sulla protezione data dalla mascherina e non dalla distanza”, ha detto Sileri.
La situazione più pericolosa, dice il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’ Istituto Galeazzi, resta sempre quella di stare al chiuso senza mascherina. E non è ancora il momento di abbassare la guardia anche per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta anche se “dai 180mila casi al giorno di metà gennaio siamo scesi ora al di sotto dei 100mila.
Una misura dettata quindi dall’andamento dei contagi in Italia che rispetto a qualche settimana fa continuano a diminuire nel nostro Paese e il governo sta allentando le misure per tenere sotto controllo la pandemia. Il bollettino di ieri, lunedì 7 febbraio, riporta 41.247 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore contro i 77.029 del giorno precedente. Sul fronte della pressione sugli ospedali, il bollettino quotidiano del ministero della Salute registra 1.423 pazienti in terapia intensiva, 8 meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Un’iniezione di fiducia che arriva anche dalle vaccinazioni. Per fine marzo, con il completamento delle terze dosi, circa 12-13 milioni che ancora mancano, ci saranno anche le condizioni per non prorogare lo stato di emergenza.
Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”, ha detto il premier Draghi dopo aver approvato il decreto con le nuove misure anti-covid.
Riusciamo negli ultimi giorni a piegare la curva” dell’epidemia di Covid-19 “senza aver dovuto ricorrere a misure restrittive particolarmente invasive per la vita delle persone”, considerando che invece “grandi Paesi a noi vicini, penso all‘Austria, all‘Olanda e anche ad alcune regioni della Germania, sono state costrette per piegare la curva ancora a misure abbastanza vicine al vecchio lockdown”. A sottolinearlo il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Siamo ancora in una fase di lotta contro il Covid anche se nelle ultime settimane finalmente vediamo qualche segnale incoraggiante: negli ultimi 7 giorni, in particolare, abbiamo avuto una decrescita dei contagi di circa il 30%, che è un dato assolutamente inedito rispetto alle 9 settimane precedenti in cui c’era stata una crescita molto marcata. Questa fase nuova che si sta aprendo è stata resa possibile da una campagna di vaccinazione straordinaria” (…) “siamo ormai oltre il 91% delle persone sopra i 12 anni che ha avuto una prima dose, e questo ci sta mettendo nelle condizioni di gestire in modo molto diverso rispetto al passato la stagione del Covid”.
Riaprono discoteche e sale da ballo
Dall’11 febbraio riaprono inoltre le discoteche ma potrà entrare soltanto chi ha il green pass rafforzato, quindi guariti o vaccinati. Se la discoteca è al chiuso sarà obbligatorio indossare la mascherina, tranne quando si sta in pista a ballare. Nelle discoteche all’aperto si potrà stare invece senza mascherina. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e 50% al chiuso rispetto a quella massima autorizzata.
Intanto il 31 marzo 2022 quando scade la proroga dello stato di emergenza in Italia si avvicina e l’orientamento del governo, se continuerà il calo dei contagi e dei ricoveri, è di non prorogarlo come conferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
“L’obiettivo del governo è che non venga prorogato dopo il 31 marzo e confido che ci siano le condizioni per non prorogarlo”. Quanto al Green pass, indica una possibile data di progressivo allentamento da metà marzo. “Faccio un ragionamento semplice e di buon senso”.