Economia

Covid: le regioni che oggi rischiano di diventare zona rossa

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Covid: le regioni che rischiano di diventare adesso zona rossa

È allarme contagi da Nord a Sud  e solo ieri, domenica  8 novembre, con 40mila tamponi in meno si sono registrati 32.616 nuovi casi e 331 morti.

Non solo Calabria, Lombardia, Piemonte, Val D’Aosta e recentemente anche l’Alto Adige. Potrebbero rientrare in zona rossa anche altre regioni e quelle tuttora classificate come gialle, passare in arancione, considerando l’aumento della gravità del contagio dal Covid.

Si attende la riunione della cabina di regia per l’emergenza Coronavirus dopo essere stata rinviata ieri su richiesta di alcune regioni e in base alle anticipazioni sul rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità potrebbero esserci molti cambiamenti nelle classificazioni delle regioni.

Regioni, quelle adesso a rischio lockdown

Gioca d’anticipo l’Alto Adige che da oggi si è autoproclamato zona rossa e presto potrebbe applicare addirittura un lockdown duro. “Non abbiamo alternative, altrimenti collassa l’intero sistema sanitario” come dice all’Ansa l’assessore alla sanità Thomas Widmann.

“A marzo – prosegue Widmann – abbiamo chiuso tutto con 42 casi Covid in Alto Adige, ora registriamo 750 nuovi contagi al giorno e c’è ancora chi non capisce e si lamenta delle restrizioni”. Siamo partiti con 30 tamponi al giorno, ora ne facciamo anche 4.000, questo è importantissimo.

Potrebbero seguire l’Alto Adige e rientrare in zona rossa anche la Campania mentre, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria potrebbero rientrare in zona arancione. In bilico fra giallo e arancione anche il Veneto.

Nel frattempo l’Ordine dei medici chiede un nuovo lockdown totale in tutto il Paese alla luce dei nuovi dati su ricoveri e terapie intensive considerando che “il sistema sanitario non tiene, in un mese rischiamo altri diecimila morti”.

Cosa si può e cosa non si può fare nelle diverse zone