Si riaccende l’allerta Covid e torna la paura della pandemia in Cina. La nuova ondata di infezioni dovrebbe raggiungere il picco a fine giugno, con 65 milioni di casi a settimana. Ad affermarlo è Zhong Nanshan, il principale esperto cinese di malattie respiratorie. Queste osservazioni sono state fatte nel corso della giornata di lunedì 22 maggio, nel corso del Greater Bay Area Science Forum, quando Zhong Nanshan ha anche rivelato che due nuovi vaccini per contrastare la variante XBB saranno presto immessi sul mercato.
Una piccola ondata di infezioni da Covid-19 era stata annunciata tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Le proiezioni hanno messo in evidenza che è possibile che il picco delle infezioni arrivi alla fine di maggio, quando si dovrebbe arrivare circa 40 milioni di infezioni a settimana. Entro la fine di giugno, l’epidemia dovrebbe raggiungere il picco di circa 65 milioni di infezioni a settimana.
Covid-19, tornano i timori in Cina
Allerta Covid-19 in Cina, anche se, a seguito dei picchi di infezioni previsti a fine maggio e a fine giugno, gli ospedali non dovrebbero risultare sovraccarichi: la reinfezione, questa volta, si presenta con dei sintomi leggermente più lievi. Ad affermarlo è Wang Guangfa, un esperto di malattie respiratorie del Peking University First Hospital. Wang ha, comunque, ricordato ai soggetti fragili con malattie sottostanti di adottare misure per prevenire l’infezione.
Al forum, Zhong ha evidenziato come risulti essere fondamentale lo sviluppo di vaccini efficaci per contrastare la variante XBB del Covid 19, dato che è diventato il ceppo principale in Cina. La Cina ha approvato due vaccini per contrastare l’attuale variante XBB dominante nel paese e i nuovi vaccini saranno presto immessi sul mercato.
Secondo il China Center for Disease Control and Prevention (China CDC), il tasso di infezione del mutante XBB è aumentato dallo 0,2% a metà febbraio al 74,4% a fine aprile e poi all’83,6% all’inizio di maggio. La percentuale di infezioni legate alla variante continua ad aumentare.
La variante del ceppo XBB attualmente in circolazione è un ricombinazione di Omicron. Secondo la National Health Commission, i dati mostrano che la sua trasmissibilità e capacità di fuga immunitaria sono più forti di quelle della variante Omicron circolante precoce, ma non vi è alcun cambiamento significativo nella sua patogenicità.
L’allarme dell’Oms
Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha affermato che nel momento in cui la prossima pandemia dovesse bussare, è necessario farsi trovare pronti e rispondere in modo deciso, collettivo ed equo:
“La fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale non è la fine del Covid-19 come minaccia per la salute globale. Esorto tutti gli Stati membri a impegnarsi in modo costruttivo e urgente nei negoziati sull’accordo sulle pandemie e sul Regolamento sanitario internazionale, in modo che il mondo non debba mai più affrontare la devastazione di una pandemia come il Covid-19”.
A preoccupare è il rischio dell’insorgere di un’ulteriore variante o di un qualsiasi altro patogeno emergente che potenzialmente potrebbe essere ancora più mortale.
L’impatto economico del Covid-19
Il timore della propagazione di una nuova variante del Covid-19 accende i riflettori sulle possibili conseguenze economiche che questo potrebbe avere. L’economia mondiale, ora come ora, sta pagando dazio all’inflazione, al caro energia e alla guerra in Ucraina. Nel primo anno di pandemia, l’economia globale era scesa del 3%. La metà delle famiglie non era stata in grado di sostenere le spese più elementari e di base. La Banca Mondiale ha messo in evidenza come l’instabilità finanziaria e la vulnerabilità del debito stanno pesando sulla ripresa.
L’edizione del 2022 del World development report: Finance for an equitable recovery pubblicato proprio dalla Banca mondiale, ha messo in evidenza come la pandemia sia riuscita a produrre la più grande crisi economica dell’ultimo secolo. La crisi è stata aggravata da un cambio nei comportamenti da parte dei consumatori, che hanno radicalmente cambiato le regole di mercato. Le economie mondiali sono in difficoltà, soprattutto quelle dei paesi in via di sviluppo.
Il diffondersi, nuovamente, della pandemia avrà certamente un impatto sull’economia. Quanto l’affosserà? Speriamo, ovviamente, che le preoccupazioni rientrino al più presto.